Locomotiva FS E.471: differenze tra le versioni

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Progettata dal famoso ingegnere [[Kálmán Kandó]] e costruita nello stabilimento [[CEMSA]], era volta verso lo sviluppo futuro della trazione trifase dato che si trattava di una locomotiva politensione e polifrequenza ma ne rappresentò il ''canto del cigno''.
 
Secondo le ricerche dell'ingegner Mascherpa[[Erminio Mascherpa]]<ref name="ReferenceA">Erminio Mascherpa ''E.471, Locomotive di sogno''.</ref> il progetto non fu sviluppato dalle FS ma, autonomamente, dalla CEMSA grazie alla collaborazione ch'essa aveva istituita col Kandó. Secondo alcune testimonianze orali da questi citate, dopo i cambiamenti dei vertici FS dovuti all'avvento del [[fascismo]], all'interno del Servizio Materiale e Trazione FS la commessa fu giudicata "un errore dell'ingegner Donati". Della locomotiva erano stati ordinati 10 esemplari; tuttavia avvenne la rescissione della commessa (che condusse alla fine della CEMSA) imputandola ai cattivi risultati delle corse di prova.
 
D'altra parte il Mascherpa adduce un'imponente documentazione da cui sembra che alla conclusione delle corse prova fosse stata raggiunta una forza di trazione corrispondente a quella prevista <ref>Erminio Mascherpa ''E.471'', ''op. cit.'', p.</ref>. La vera ragione della fine starebbe piuttosto nell'ostilità dei vertici FS verso quanto operato dall'ingegner Alfredo Donati (già direttore dell'Unità speciale di elettrificazione della Direzione generale FS, esautorato a seguito dell'avvento del commissario straordinario [[Edoardo Torre]]) <ref name="ReferenceA"/>.
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===Storiografia e complementi===
* {{bibliografia|Loria1971|Mario Loria, ''Storia della trazione elettrica ferroviaria in Italia'', Firenze, Giunti-barberaBarbera, 1971}}
* {{bibliografia|Cornolò1994|Giovanni Cornolò, ''Locomotive elettriche FS'', Parma, Ermanno Albertelli, 1994}}
* {{bibliografia|CornolòGut1999|Giovanni Cornolò, Martin Gut, ''Ferrovie trifasi nel mondo. 1895-2000'', Parma, Ermanno Albertelli, 1999}}