Galeazzo Maria Sforza: differenze tra le versioni

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Il nome Galeazzo fu scelto dal nonno materno, [[Filippo Maria Visconti]], che impose il nome Galeazzo in memoria di suo [[Gian Galeazzo Visconti|padre]] e il nome Maria in ottemperanza al voto dello stesso, sancendo in questo modo la continuità della [[Visconti|casata viscontea]] nella giovane dinastia Sforza<ref name=":14">{{Cita|Ratti, 2|p. 44}}.</ref>. Dopo che il padre riuscì ad abbattere, con un colpo di mano, l'[[Aurea Repubblica Ambrosiana]] (entità politica creatasi alla morte di Filippo Maria nel 1447), Galeazzo Maria fu presentato come erede del [[Ducato di Milano]] e insignito del titolo di [[Storia di Pavia|conte di Pavia]]<ref name="Vagl1" /><ref name=":14" />. Visse i successivi anni tra il castello di [[Abbiategrasso]] e [[Castello Visconteo (Pavia)|Pavia]], sotto la custodia della nonna materna [[Agnese del Maino]]<ref name="Vagl1" />.
[[File:Fermo-PiazzaDelPopolo3.jpg|miniatura|Piazza del Popolo a Fermi]]
 
Il padre desiderò che il primogenito (e la sorella [[Ippolita Maria Sforza|Ippolita]], estremamente dotata intellettualmente) ricevesse l'istruzione migliore da parte di eccellenti precettori [[Umanesimo rinascimentale|umanisti]], tra i quali figurava anche quel [[Nicola Capponi|Cola Montano]] che sarà l'educatore dei futuri assassini di Galeazzo Maria nel 1476<ref name=":10">{{Cita|Bosisio, 1978|p. 179}}.</ref>. Tra i principali educatori, si ricorda in primo luogo [[Baldo Martorelli]], umanista marchigiano erede della pedagogia umanista di [[Vittorino da Feltre]], che compose un manuale di ''Grammatica latina ''per i giovani principi<ref>{{Cita|Bernato}}.</ref>.