Skáldskaparmál: differenze tra le versioni
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Lo '''Skàldskaparmàl''' ("dialogo sull'arte poetica") è la seconda parte dell'[[Eeda in prosa]], opera dello [[scrittore]] [[islanda|islandese]] [[Snorri Sturluson]].
I personaggi in questo dialogo sono il [[Jötunn|gigante]] del [[mare]] [[Ægir]] e il dio della [[poesia]] [[Bragi]], in cui il secondo spiega al primo delle difficili figure retoriche tipiche della poetica norrena, quali le ''[[kenning|kenningar]]'' e gli [[úkend heiti]], semplici denominazioni o epiteti considerati particolarmente poetici. Lo scopo di questo libro è pertanto istruire il lettore sull'arte poetica nordica, spiegandogli così il significato di molti epiteti mitologici citati nelle opere di antichi [[scaldo|scaldi]].
In questo libro vengono narrate alcune storie che si possono trovare anche su altre fonti mitologiche, come il rapimento di [[Iðunn]] da parte di [[Þjazi]], il matrimonio tra [[Skaði]] e [[Njörðr]], il furto da parte di [[Odino]] dell'[[idromele]] della poesia, i combattimenti tra [[Thor]] ed i giganti [[Hrungnir]] e [[Geirrøðr]].
Altre storie forniscono racconti [[eroe|eroici]]: si parla di [[Sigfrido]], di [[re]] [[Fróði]], di [[Hrólfr Kraki]]. A volte Snorri non si accontenta di citare una semplice metafora poetica, ma fornisce lunghi estratti dei poemi che la contengono, conservando così importanti opere che altrimenti sarebbero andate perdute: è il caso del poema [[Haustlöng]] ("lungo come l'autunno") di [[Þjóðólfr ór Hvíni]], del [[Þórsdrápa]] ("inno a Thor") di [[Eilífr Goðrúnarson]] e del [[Ragnarsdrápa]] ("inno a Ragnar") di [[Bragi Boddason]]. Nel testo è riportato anche un canto mitologico considerato come facente parte dell'[[Edda poetica]] ma che non figura in alcun manoscritto della raccolta: la [[Gróttasöngr]] ("Canzone del Grótti").
[[da:Skáldskaparmál]]
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