Reality: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Elimino doppie spaziature
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Riga 8:
== Storia ==
Il reality è un genere rappresentato sin dalla nascita della televisione, le cui origini si possono ricondurre al filone dei documentari più improntati a raccontare la "verità" emerso già negli [[anni venti]] e rappresentato da registi come [[Dziga Vertov]].<ref>{{cita libro|titolo=Documentary Film: Contexts and Criticism|autore=Carl Rollyson|anno=2006|pagina=27}}</ref><ref>{{cita libro|titolo=Reality Television, Affect and Intimacy: Reality Matters|autore=Misha Kavka|anno=2008|pagina=79}}</ref> Un primo esempio di reality radiotelevisivo è ''[[Queen for a Day]]'', debuttato alla radio [[Stati Uniti|statunitense]] nel [[1945]] e trasmesso in TV a partire dal decennio seguente; il format di questa sorta di game show vedeva donne intervistate sulle loro vicende personali drammatiche, con la presenza di un [[applausometro]] per valutare l'impatto emotivo sul pubblico: maggiore l'impatto maggiore la quantità di premi offerti agli sponsor che si aggiudicavano.<ref>{{cita libro|titolo=Makeover TV: Selfhood, Citizenship, and Celebrity
|autore=Brenda R. Weber|anno=2009|pagina=20}}</ref> Nel [[1948]] esordivano invece, sempre negli Stati Uniti, ''[[Candid Camera (Stati Uniti)|Candid Camera]]'', basato su scherzi filmati da telecamere nascoste, e tra i primi talent show ''[[Ted Mack's Original Amateur Hour]]'' ed ''[[Arthur Godfrey's Talent Scouts]]''. Negli [[anni cinquanta]] ''[[Confession]]'' intervistava dei detenuti mentre ''[[Nightwatch]]'' raccontava alla radio le vicende quotidiane di una stazione di polizia [[California|californiana]].
 
Nel [[Gran Bretagna|Regno Unito]] nel [[1964]] nasceva ''[[Seven Up!]]'', un documentario che intervistava vari bambini di sette anni sulla loro vita quotidiana; a sette anni di distanza una nuova trasmissione tornava a intervistare gli stessi bambini, continuando in egual modo la cosìddetta ''[[Up Series]]'' ogni sette anni anche nei decenni successivi, arrivando a raccontare tutta la loro vita fino alla vecchiaia. Nel [[1965]] la [[ABC (Stati Uniti d'America)|ABC]] iniziò a trasmettere ''[[The American Sportsman]]'', in cui le celebrità erano protagoniste di vari momenti più o meno attinenti al mondo dello sport senza seguire un copione, mentre dal [[1963]] la [[NBC]] trasmetteva uno dei primi docu-reality, ''[[Wild Kingdom]]'', che vedeva [[Marlin Perkins]] documentare la varietà della vita animale visitando varie zone del pianeta. Secondo un articolo di ''[[Radio Times]]'' uno dei maggiori precursori dei reality moderni è il film sperimentale ''[[Chelsea Girls (film)|Chelsea Girls]]'' del [[1966]], diretto da [[Andy Warhol]] e [[Paul Morrissey]], incentrato sulle vite di giovani donne [[New York|newyorkesi]]. Negli [[anni settanta]] spicca invece il documentario della [[PBS (azienda)|PBS]] ''[[An American Family]]'', che mira a raccontare gli effetti del divorzio su una tipica famiglia americana. Negli [[anni ottanta]], esempi del genere sono rappresentati da ''Real People'', ''[[That's Incredible]]'', ''[[That's My Line]]'', ''[[Thrill of a Lifetime]]'', ''[[Oceanquest]]'' e ''[[Cops (programma televisivo)|COPS]]'', mentre nel 1991 ''[[Nummer 28]]'' nei [[Paesi Bassi]] introdusse per la prima volta il concept che vede un insieme di individui che non si conoscono condividere, filmati dalle telecamere, lo stesso ambiente per un certo periodo di tempo; il programma introdusse anche l'utilizzo del "confessionale". A tale format, copiato già a partire dall'anno seguente da [[MTV]] (con ''[[The Real World]]'') nel [[1997]] il programma svedese ''[[Expedition Robinson]]'' aggiunse il fattore competitivo tra i partecipanti e la loro progressiva esclusione dal programma fino all'incoronazione di un vincitore.