Cono gelato: differenze tra le versioni

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Il 13 dicembre [[1903]], [[Italo Marchioni]] (1868-1954), italiano residente a [[New York City]], ricevette il brevetto statunitense N. 746971 per l'invenzione del cono gelato che aveva venduto in America sin dal [[1896]]. Pare difatti che l'idea nacque da uno stato di necessità dell'italiano, visto che inizialmente il suo gelato veniva servito in bicchieri di vetro. Capitava di frequente che i medesimi non venissero restituiti al gelataio, o che si rompessero accidentalmente scivolando dalle mani dei clienti, comportandogli dunque una piccola perdita di capitale. È attualmente l'inventore più accreditato proprio in virtù di quel brevetto che il medesimo richiese ai primi del [[Novecento]]<ref name="mangiarebuono" /><ref name="Liddell">{{cita libro|autore=Caroline Liddell, Robin Weir|titolo=Gelati e sorbetti|editore=Newton Compton Editori|ISBN=88-541-2327-7|anno=2011|pagina=|url=https://books.google.it/books?id=831c3U2IhiQC&pg=PT29&dq=Marchioni+cono+gelato&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwj79t_zsPTUAhVDXRQKHST5BqYQ6AEIKDAB#v=onepage|lingua=it|accesso=6 luglio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190402084711/https://books.google.it/books?id=831c3U2IhiQC&pg=PT29&dq=Marchioni+cono+gelato&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwj79t_zsPTUAhVDXRQKHST5BqYQ6AEIKDAB#v=onepage|dataarchivio=2 aprile 2019|urlmorto=sì}}</ref>.
 
Taluni invece pensano che il cono gelato sia invece stato inventato a [[St. Louis (Missouri)|St. Louis]], [[Missouri]] il 23 luglio [[1904]] al [[Louisiana]] Purchase Exposition, dove la storia dice che un pasticciere [[Siria|siriano]], Enrst Hamwi, che stava vendendo ''zalabia'', una pasta croccante e gocciolante di sciroppo cotta in una pressa bollente per wafer, andò in aiuto al vicino venditore di gelati, forse Arnold Fornachou o Charles Menches, che stava finendo i piatti, arrotolando lo zalabia ancora caldo a forma di cono in modo che potesse contenere il gelato. Tuttavia, molti uomini che vendevano pasticcini alla World's Fair sostennero di essere stati gli inventori del cono gelato e solo dopo Marchioni, citando una varietà di diverse ispirazioni. Dopo la fiera, il cono gelato divenne popolare a St. Louis nel 1904. La storia di Hamwi è esclusivamente basata su una lettera che egli scrisse nel [[1928]], ben 25 anni dopo il brevetto di Marchioni, allo Ice Cream Trade Journal, dopo aver fondato la Cornucopia Waffle Company, che era diventata la Missouri Cone Company. Per quel periodo, l'industria dei coni gelato produceva già circa 250 milioni di coni l'anno in tutta la nazione.
 
La produzione su scala industriale dei primi coni, che venivano arrotolati a mano, avvenne intorno al [[1912]] quando Frederick Bruckmann, un inventore di Portland nell'[[Oregon]], brevettò una macchina per arrotolare i coni gelato<ref name="">{{cita libro|autore=Alberto Bassi|titolo=Design anonimo in Italia: oggetti comuni e progetto incognito|editore=Electa, 2007|ISBN=978-88-370-4183-0|anno=|pagina=104|url=https://books.google.it/books?id=jZ9NAAAAYAAJ|lingua=it|urlmorto=sì}}</ref>. Vendette la sua compagnia alla [[Nabisco]] nel [[1928]]. L'idea di vendere coni gelato congelati era da lungo tempo un sogno dei produttori di gelato, ma non fu che nel [[1959]] che un altro italiano, un certo Spica, produttore di gelati con sede a [[Napoli]], risolse il problema del gelato che rendeva fradicio il cono. Spica inventò un processo in cui l'interno del wafer veniva isolato dal gelato grazie ad uno strato di [[olio]], [[zucchero]] e [[cioccolato]]. Spica registrò il nome "Cornetto" nel [[1960]]. Le vendite iniziali furono scarse, ma nel [[1976]] la [[Unilever]] acquistò la Spica e iniziò una massiccia campagna di marketing in tutta [[Europa]], rendendo il "Cornetto" uno dei gelati più popolari del mondo.