Albero a gomiti: differenze tra le versioni

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== Descrizione ==
Ogni perno (alloggiamento della testa di biella) è connesso alla sua manovella tramite i [[Manovella|bracci di manovella]] e viene abbracciato dalle [[bronzina|bronzine]] racchiuse fra [[testa di biella]] e [[cappello di biella]] oppure viene abbracciato da un cuscinetto sul quale ruota la testa di biella.<br />
L'albero trasforma così il [[moto armonico]] dei [[pistone (meccanica)|pistoni]] in [[moto circolare]] grazie al movimento trasmessogli dalle bielle e lo trasferisce alla [[presa di forza]] collocata di solito in corrispondenza del [[volano (meccanica)|volano]] usato per smorzare la pulsazione tipica del [[motore endotermico]] a [[motore a movimento alternativo|movimento alternativo]].
 
All'upo ogni manovella è contrappesata da banda opposta a quella del perno di manovella; il gruppo braccio più contrappeso è detto ''[[maschetta]]''.<br />
Alloggia nel [[Basamento (meccanica)|basamento]] e poggia sui [[supporti di banco]] tramite i [[perno di banco|perni di banco]] di cui è dotato, generalmente l'appoggio è su [[Cuscinetto (meccanica)|cuscinetti]] a guscio sottile.<br />
Nella maggior parte dei motori un'estremità è collegata al volano e l'altra alla [[puleggia]] che aziona i servizi ausiliari, che cambiano a seconda del tipo di motore, come la [[dinamo]] o l'[[alternatore]], la [[pompa dell'olio]], la [[Catena_(meccanica)#Catena_di_distribuzioneCatena di distribuzione|catena]] o la [[cinghia]] di [[Distribuzione (meccanica)|distribuzione]] per azionare l'[[albero a camme]].
 
=== Tipi di alberi a gomiti ===
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* ''Chiavetta di sicurezza'', è una [[chiavetta di Woodruff]], che può essere a sezione cilindrica o rettangolare e usata sui alberi a gomiti di tipo scomponibile per evitare la rotazione delle due parti (bracci) messe in comunicazione dal perno, utile in particolar modo in presenza di "Perni disassati" e evitare anche la loro rotazione e conseguente variazione di corsa.<ref>[http://www.vespa-servizio.com/wp-content/uploads/2007/09/zadra-albero-1.jpg Albero motore scomponibile con perno di sicurezza]</ref>
* ''Forgiatura'' permette una migliore caratteristica tecnica dell'albero motore<ref>[http://www.mediatecaeuropea.it/video2.php?video=LA+FORGIATURA+(tecnologia+e+proprieta%27+dei+materiali).flv LA FORGIATURA (tecnologia e proprieta' dei materiali)] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160814061936/http://www.mediatecaeuropea.it/video2.php?video=LA+FORGIATURA+(tecnologia+e+proprieta%27+dei+materiali).flv |data=14 agosto 2016 }}</ref>.
* ''Disposizione dei perni di manovella'', la loro disposizione è fondamentale, sia per determinare le vibrazioni del motore, sia la sua inerzia di rotolamento, difatti queste devono essere disposte in modo tale che a seconda della disposizione delle unità termiche del motore, si ha principalmente una riduzione delle vibrazioni delle masse alternate (in un bicilindrico in linea (a scoppi irregolari), si avrà un pistone al [[punto morto|PMS]] e uno al PMI), poi cercare la rotondità di rotazione dell'albero, che si ottiene cercando d'avere i diversi pistoni a diverse posizioni lungo la loro corsa (in un tricilindrico in linea, si avranno i perni sfalsati di 120° l'un l'altro, conferendo sia un'ottima equilibratura che regolarità di rotazione)<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.yamaha-motor.it/designcafe/it/about_design/Technology/?Component=tcm:72-308391&PageTitle=Tecnologia%20Yamaha%202009:%20Albero%20a%20croce&pageNum=1 Tecnologia Yamaha 2009: Albero a croce] |date=aprile 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>.<br />Le disposizioni più comuni hanno anche nomi tipici, come esempi si possono citare l'albero motore flatplane (piatto), tipico di alcuni bicilindrici o quadricilindrici in linea 4 tempi e caratterizzato da combustioni regolari (equidistanti), oppure il crossplane (albero a croce), utilizzato su alcuni motori quadricilindrici in linea 4 tempi e caratterizzati da combustioni irregolari (non equidistanti).
* Manovelle volanti, nel caso l'albero motore non debba garantire un'elevata rigidità torsionale due spalle di manovella possono essere unite tra loro e ridurre l'ingombro laterale dell'albero motore riducendo anche il numero di supporti dell'albero motore.
* Manovelle a sbalzo, sono caratterizzate dalla presenza di una sola manovella per biella, di conseguenza la biella è vincolata solo da un lato, mentre l'altro rimane libero, questa soluzione usata in passato dalla Scott tra il 1910 e 1930 e dal progettista Alfonso Drusiani con la sua bicilindrica di 160 centimetri cubici del 1952 (poi affiancata da una versione da 175 cc)<ref>[http://www.moto.it/news/le-moto-inconfondibili.html Le moto inconfondibili]</ref><ref>[http://www.moto.it/news/massimo-clarke-bicilindrici-italiani-degli-anni-cinquanta.html Massimo Clarke: Bicilindrici italiani degli anni Cinquanta]</ref>, viene attualmente usata in alcuni micromotori.
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Questo perché l'inerzia dell'albero motore (coppia inerziale), che è esponenziale al crescere del regime operativo ha andamenti diversi a seconda della loro disposizione, difatti tale coppia viene disturbata durante il normale funzionamento del motore.<br />
Quando nei motori a quattro tempi vi è la combustione e la successiva [[Espansione (motore)|espansione]], si ha un favoreggiamento di tale coppia, mentre nella fase di [[Scarico (motore)|scarico]] si ha nuovamente una resistenza dovuta al volume dei gas di scarico e alla loro inerzia, invece quando si ha l'[[Aspirazione (motore)|aspirazione]] si ha sempre una resistenza dovuta alla depressione da generare per richiamare la miscela fresca, in questo caso la forza resistente si sviluppa poco dopo il termine dell'[[incrocio delle valvole]] (sia valvole d'aspirazione che di scarico aperte), quando comprime la miscela fresca, la coppia inerziale dell'albero motore viene contrastata dalla resistenza alla [[Compressione (motore)|compressione]] della miscela fresca.<br />
 
Per quanto riguarda i motori a due tempi a [[carter pompa]], dove l'albero è soggetto a minori variazioni e sollecitazioni, infatti quando si ha l'espansione si ha anche la compressione nel carter pompa, avendo così due forze che si contrastano (la forza dell'espansione diminuisce, la forza della compressione aumenta), mentre nella fase di scarico si ha sempre ancora una forza residua della combustione, ma che decresce molto rapidamente, mentre la forza della compressione continua ad aumentare, raggiungendo il PMI (durante la fase di travaso) tale pressione nel carter riduce l'effetto dell'inerzia del pistone riducendo così anche la forza trasmessa alla biella e all'albero motore, durante la fase di travaso la forza di compressione del carter pompa decresce rapidamente, mentre rimane ancora un minimo di forza da parte dei gas combusti, al termine del travaso si avrà una ridotta forza a contrastare quella dell'albero motore, ma che aumenterà rapidamente poco prima della chiusura della [[Luce (meccanica)|luce]] di scarico e che aumenterà ulteriormente fino alla fase d'espansione.