Lydia Welti-Escher: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Modifiche correttive e aggiunta parti |
m →Biografia: + collegamento a Friedrich Emil Welti Etichetta: Editor wikitesto 2017 |
||
Riga 20:
== Biografia ==
[[File:Alfred Lydia Escher.jpg|thumb|sinistra|150px|Lydia e suo padre Alfred Escher, attorno al 1865.]]
Nata dal finanziere e politico [[Alfred Escher]] e Augusta Escher-Uebel (1838-1864), visse i primi anni difficili con le successive morti della sorellina Edvige (1861-1862), poi della madre, nel [[1864]], quando ha solo sei anni. Dopo alcuni anni trascorsi con la nonna paterna Lydia Escher-Zollikofer (1797-1868), tornò, dopo la morte di quest'ultima, a vivere con suo padre nel maniero del Belvoirpark, una proprietà di famiglia a [[Zurigo]]. Il 4 gennaio [[1884]] sposò [[Friedrich Emil Welti]], figlio del [[Consiglio federale (Svizzera)|consigliere federale]] [[Emil Welti]]; questo matrimonio si concluse dopo la morte di suo padre, che si era opposto durante la sua vita.
Lydia Welti-Escher è al centro di un'azienda che porta il suo nome dopo il suo rapporto romantico con il pittore [[Karl Stauffer-Bern]]. Questa relazione sarebbe durata quasi 11 anni e culminò nel settembre [[1889]], quando i due amanti si ritrovarono a Roma<ref name="fraumünster">{{Cita web|url=http://fraumuenstergesellschaft-ch.site-preview.net/presse/mm_gzf_2008%20.pdf|titolo=Ehrung der Kunstmäzenin Lydia Welti-Escher (press release)|editore=[[Gesellschaft zu Fraumünster]]|autore=|lingua=de|data=27 marzo 2008|accesso=21 dicembre 2019}}</ref> dopo un soggiorno a Firenze. A loro si unisce il marito, Friedrich Emil Welti che, aiutato dall'ex consigliere federale e ambasciatore svizzero a Roma [[Simeon Bavier]], accusa Stauffer del rapimento di Lidia.<ref name="adb-stauffer">{{Cita web|url=https://de.wikisource.org/wiki/ADB:Stauffer,_Karl|titolo=Stauffer, Karl|editore=ADB|autore=Paul Schlenther|lingua=de|data=1893|accesso=21 dicembre 2019}}</ref> Il pittore fu arrestato e processato, quindi imprigionato in un manicomio per qualche tempo. Lydia Welti-Escher stessa è stata rinchiusa per malattia mentale per alcuni mesi prima di essere riconosciuta sana e in grado di tornare in Svizzera per divorziare.
| |||