Ampelio eremita: differenze tra le versioni

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'''Sant'Ampelio''' è stato un religioso [[eremita]] - oggi molto venerato a [[Bordighera]], città di cui è [[patrono]] - vissuto probabilmente al tempo degli imperatori [[Teodosio I]] ([[329]]-[[395]]) e [[Flavio Onorio]] (395-[[423]]), prima a [[Tebe]] (capitale della [[Tebaide]], antica regione dell'Alto [[Egitto]] e già centro di [[anacoreta|anacoreti]]) e poi in [[Liguria]]<ref>Fonte: [http://www.santiebeati.it/dettaglio/53150 santiebeati.it]</ref>.
 
Non è dato sapere come il santo eremita sia giunto dalla Tebaide nella "città delle palme". Si sa solo che a Bordighera decise di stabilirsi per continuare nella propria vita fatta di eremitaggio, penitenza e preghiera.
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Secondo la religione cristiana sant'Ampelio resistette alle tentazioni del [[demonio]] brandendo un ferro rovente ottenendo da [[Dio]] il dono di essere insensibile alle scottature. È per questo considerato il santo patrono dei [[fabbro|fabbri-ferrai]].
 
Nel [[1140]] le spoglie mortali di sant'Ampelio furono traslate dalla chiesa bordigotta in cui erano custodite al convento degli plivetaniolivetani di [[Sanremo]]. Da allora i religiosi Olivetani - la cui fondazione si deve al beato Bernardo Tolomei - considerano il santo un appartenente al loro Ordine.
 
Poco più di un secolo dopo, nel [[1258]], l'arcivescovo Gualtieri dispose l'ulteriore traslazione delle spoglie nel convento di Santosanto Stefano, a [[Genova]].
 
Il corpo di sant'Ampelio è stato riportato nella cittacittà di Bordighera nel [[1947]] dove tuttora si trova nella Parrocchia del paese alto.
 
==Note==