Eco (mitologia): differenze tra le versioni

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Nella [[mitologia]] [[Grecia|greca]], '''Eco''' è una delle [[Oreadi]], le ninfe delle montagne.
La ninfa eco era una donna amata da tutti
[[Immagine:Alexandre Cabanel - Echo.jpg|thumb|"Eco" (olio su tela, 1874) di [[Alexandre Cabanel]].]]
 
Secondo [[Publio Ovidio Nasone|Ovidio]], [[Giove (divinità)|Giove]] notando l'attitudine di Eco per il pettegolezzo, la spinse ad intrattenere sua moglie [[Giunone (divinità)|Giunone]] in modo da distrarla dai suoi amori furtivi.
Giunone però si accorse dell'inganno, e la punì togliendole l'uso della parola e condannandola a dover ripetere solo le ultime parole che le venivano rivolte o che udiva.
 
La ninfa si innamorò perdutamente di [[Narciso (mitologia)|Narciso]], ma non potendogli confessare il suo amore, riuscì solo ad innervosirlo ripetendo le ultime parole che pronunciava facendogli pensare che fosse uno scherzo e che lo stesse prendendo in giro. Narciso, stanco della ragazza se ne andò lasciandola sola.
 
La ninfa si mise a piangere fino a prosciugarsi e di lei non rimase che la voce che riecheggia ancora oggi per le montagne. [[Nemesi]], per vendicarsi, portò Narciso davanti a delle sorgenti d'acqua ove rimase incantato dal suo aspetto e, rimanendo impressionato dalla sua immagine riflessa, senza mangiare e bere, morì ma per ordine di Zeus e degli dèi nacque uno [[Narcissus|splendido fiore dalla bianca corolla]].
 
== Bibliografia ==