Ficana: differenze tra le versioni

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=== Conquista romana ===
 
Diverse sono le interpretazioni relative alla fase successiva alla conquista romana. I rinvenimenti testimoniano infatti un'occupazione del sito senza soluzione di continuità dal X al III secolo a.C. Nulla lascia dunque pensare che l'insediamento sia stato annientato: forse Roma occupò il sito, ma invece di obliterarlo, lo annientò politicamente, annettendolo al suo regno. Michele Mattei attraverso l'analisi dei dati archeologici pubblicati, ha individuato varie aree di scavo del sito (almeno cinque) che mostrano segni di distruzione violenta proprio alla fine dell'VII secolo a.C. coeve dunque al presunto arrivo di [[Anco Marzio]], proponendo di vedere in quelle evidenze, i chiari segni del passaggio del re romano sul sito. Sito che sarebbe stato si distrutto, ma ricostruito subito dopo, non potendo Roma perdere l'occasione di possedere una città posta in un punto così strategico del territorio. In effetti, Ficana non aveva solo il controllo sulla foce del Tevere: di grande importanza per i romani era il possesso delle saline, che si trovavano pochi chilometri a ovest ed erano probabilmente sfruttate dai ficanesi stessi. Secondo la storiografia altre due città fecero le spese della spinta di conquista di Anco Marzio: ''[[Tellenae]]'' e ''[[Politorium]]''. la tesi dell'epigrafista Lucio Benedetti, secondo la quale la prima delle due coinciderebbe con Ficana, sempre secondo Mattei, non trova alcun riscontro né logico né linguistico<ref>{{Cita web|url=https://www.academia.edu/32838744/Ancora_sullidentificazione_e_il_destino_dei_centri_latini_dopo_la_conquista_di_Anco_Marzio.pdf|titolo=Michele Mattei 2017, Ancora sull''identificazione e il destino dei centri latini dopo la conquista di Anco Marzio, p.12}}</ref>.
 
Con l'avvento del controllo romano iniziano a sorgere edifici in pietra al di fuori dell'aggere. La superficie del sito passa da cinque a dieci ettari circa, forse anche di più. Sono stati rinvenuti tre di questi edifici a ovest del pianoro. L'aggere perde le sue funzioni difensive e una nuova fortificazione costituita da una fossa sembra prendere il suo posto a fine VII secolo a.C. Circa due secoli e mezzo dopo, viene eretta una struttura in blocchi di tufo che sembra avere le caratteristiche di un nuovo muro di difesa riferibile al IV secolo a.C. e che sembra far parte di un sistema di cittadelle fortificate intorno a Roma in funzione difensiva. {{Citazione necessaria|Come leggere questi dati archeologici è tuttora ampiamente dibattuto}}: si può infatti vedere nella perdita di uso dell'antico aggere un'espansione della città vera e propria ma anche la perdita dello ''status'' di città e la prosecuzione tutta romana dell'insediamento che avrebbe assunto un carattere prettamente agricolo. {{citazione necessaria|Rasmus Brandt}} propone addirittura, basandosi sull'assenza o quasi di rinvenimenti a Ostia riferibili alla sua fase più antica (VII-V secolo a.C.), di riconoscere in Ficana stessa il sito della prima Ostia fondata da [[Anco Marzio]].