Elettronvolt: differenze tra le versioni

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In [[fisica]] l''''elettronvolt''' o '''volt-elettrone''' (simbolo '''eV''')<ref>[http://goldbook.iupac.org/E02014.html IUPAC Gold Book], p. 75</ref><ref>[http://www.bipm.org/en/si/si_brochure/chapter4/table7.html ''SI brochure''], Sec. 4.1 Table 7 {{webarchive |url=https://web.archive.org/web/20120716204133/http://www.bipm.org/en/si/si_brochure/chapter4/table7.html |data=16 luglio 2012}}</ref><ref>Dott. Ing. Gaetano Mannino-Patané, ''La tecnica elettronica e le sue applicazioni'', Dall'elettrone alla televisione a colori, Milano, Editore Ulrico Hoepli, Aprile 1947, p.13</ref> è un'[[unità di misura]] dell'[[energia]] (e della [[temperatura]]), molto usata in ambito [[fisica atomica|atomico]] e [[fisica delle particelle|subatomico]] e in [[astrofisica]].
 
Viene definito come l'[[energia]] guadagnata (o persa) dalla [[carica elettrica]] di un singolo [[elettrone]], che si muove nel [[vuoto (fisica)|vuoto]] tra due punti di una regione tra i quali vi è una differenza di [[potenziale elettrostatico]] di 1 [[volt]].