Quinto Clodio Ermogeniano Olibrio: differenze tra le versioni

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Fu ''vir clarissimus'', [[consolare]] della Campania (prima del [[361]]; patrono di [[Formia]]), [[proconsole]] d'[[Africa (provincia romana)|Africa]] (361), ''[[praefectus urbi]]'' ([[369]]-[[370]]), [[prefetto del pretorio]] per l'Illirico e per l'Oriente, [[console (storia romana)|console]] nel [[379]]. Era ancora vivo nel [[384]], ma morto nel [[395]].
 
Durante la prefettura dell'Urbe, che fu quieta e temperata, arrestò due sospetti avvelenatori, ma le indagini andavano per le lunghe a causa della sua malattia, così il caso passò al prefetto dell'[[annona]] Massimino; gli succedette [[Publio Ampelio]]. Fu console ''posterior'' rispetto al poeta [[Decimo Magno Ausonio]] perché questi era prefetto anziano: mentre infatti Ausonio venne nominato prefetto del pretorio in [[Gallia]] nel tardo 377, Olibrio venne nominato prefetto per l'Illirico dall'imperatore [[Graziano]] probabilmente all'inizio del [[378]], forse in previsione dello scontro con i [[Goti]] in [[Tracia]] (che culminò con la sconfitta e morte di [[Flavio Valente|Valente]] nell'agosto alla [[Battaglia di Adrianopoli (378)|Battaglia di Adrianopoli]]); era a [[Sirmio]] quando venne nominato console da Graziano. Prima dell'assunzione del consolato, venne nominato prefetto del pretorio in Oriente.
 
== Bibliografia ==