Sessa (famiglia): differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Riga 47:
 
La Corporazione raccolse nei suoi tre secoli di vita tutti i discendenti legittimi del casato, ma peculiare fu la scelta, evidente soprattutto negli anni 1316-1362, di ammettere anche individui discendenti da donne di casa Sessa, esponenti di casati alleati come i Bianchi e i Marchesi, i quali, non a caso, ereditarono sul finire del [[Cinquecento]] il patronato su Sant'Orsola dopo la scomparsa dei ''de Sessa'' da Sessa.<ref name="autogenerato1" />
Il fatto che la Corporazione accogliesse, fra gli altri, anche i nobili ''de Sessa'' non più residenti al castello, rende difficile capire dalle liste dei ''condomini'' chi vi risiedesse o meno a titolo fisso, ma soprattutto tracciare una genealogia sicura antecedente al XIV secolo. Sicuramente abitanteDimorante al castello, fualmeno ilfino ramo piùal noto della famiglia[[Trecento]], ossiafu quelloil ramo che nelprima del [[Trecento1381]] si trasferì a [[Daverio]] nei pressi di Varese e i cui membri conservarono anche dopo il cambio di residenza proprietà presso il castello, nonché un ruolo di rilievo in seno alla Corporazione.<ref name=":9">Roma, Archivio Centrale dello Stato, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Consulta Araldica, Archivio Generale, fascc. nobiliari e araldici delle singole famiglie, fasc. 3352, ff.72-73.</ref>
 
=== I Sessa di Valtravaglia ===