Lanfranchi: differenze tra le versioni

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== Storia familiare ==
La storiografia pisana tramanda che i Lanfranchi fossero originari di [[San Casciano in Val di Pesa]] e discendessero dal guerriero [[Lanfranco]], vissuto nel [[IX secolo]] e sceso in Italia insieme a [[Ottone I di Sassonia]].
Nel periodo della [[Repubblica Pisana]], ebbero a ricoprire le più alte cariche comunali, distinguendosi per le loro gloriose imprese nelle guerre per l'indipendenza di Pisa. Furono attivi mercanti della [[fazione Bergolina]], facente capo ai [[Gambacorta]], con interessi e banchi in [[Sicilia]] ed in tutto il mediterraneo [[Aragonesi|Aragonese]].<ref>[http://www.stilepisano.it/immagini21/Palazzo_Agostini/Palazzo_Lanfranchi_Brocchi.htm Associazione Stilepisano<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20071226123513/http://www.stilepisano.it/immagini21/Palazzo_Agostini/Palazzo_Lanfranchi_Brocchi.htm |data=26 dicembre 2007 }}</ref>
 
La fazione Bergolina insieme alla consorteria dei ''Raspanti'' costituirono quindi la fazione [[ghibellina]] pisana. Fu quindi tra le famiglie che l'[[arcivescovo]] [[Ruggieri degli Ubaldini]] aizzò contro [[Ugolino della Gherardesca]], facendolo catturare durante una sommossa popolare, prima di essere rinchiuso a morire di fame nella [[Torre della Muda]] con altri quattro suoi discendenti ([[1289]]). I suoi membri s'inserirono tra gli esponenti della classe dirigente di Pisa anche sotto la dominazione fiorentina. Nel XVI-[[XVII secolo]] i Lanfranchi praticarono con successo attività commerciali che ebbero un largo raggio d'affari dall'Italia alle Fiandre. Nel [[1581]] venne aperta ad Anversa la "Maurizio Lanfranchi-Fabio Agostini e c.", un'esperienza che vedeva due delle più importanti famiglie pisane unite nella compravendita di stoffe, tessuti e filati di pregio. Poco dopo, il 1º giugno [[1590]], Orazio e Muzio Lanfranchi insieme a Fabio [[Agostini (famiglia)|Agostini]] (che aveva sposato Maria Lanfranchi) tentarono insieme nuovi investimenti nel settore. Al 9 settembre [[1754]] risale l'ascrizione al patriziato di Pisa.