International Recording: differenze tra le versioni

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== Storia ==
Fu fondata nel 1957 dall'ingegnere italo-americano [[Giuseppe Antonino Biondo]] (Santa Ninfa (Trapani) 1899- 1988)<ref>{{cita pubblicazione |autore=Paolo Biondo, Ilario Meandri |titolo=Giuseppe Antonino Biondo e la fondazione dell’International Recording |url=http://www.fupress.net/index.php/mt/article/view/16446 |pp=19-38 |pubblicazione=Musica/Tecnologia |numero=8-9 |anno=2014-2015 |ISSN=1974-0050 |DOI=10.13128/Music_Tec-16446 |accesso=8 novembre 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171108210234/http://www.fupress.net/index.php/mt/article/view/16446 |dataarchivio=8 novembre 2017 |urlmorto=sì }}</ref> e da Marjorie J.Caddell<ref name="Cinecitta59472">{{Cita web|url=http://news.cinecitta.com/IT/it-it/news/55/59472/marchio-technicolor-per-international-recording.aspx|titolo=Marchio Technicolor per International Recording|autore=SemiColonWeb|sito=news.cinecitta.com|accesso=2019-08-08}}</ref>, sua moglie. Biondo, emigrato negli Stati Uniti nel 1924, era stato un dipendente della Westinghouse prima e, dal 1927, della RCA (Radio Corporation of America) dove ricoprì diversi ruoli, e dell’Export Corporation della RKO, dove gestì la vendita e la distribuzione di film in Italia, nell’Europa del Sud e nei Balcani. Dopo la guerra era rientrato a Roma, nell'ambito di un progetto statunitense della definizione degli assetti dell'industria culturale italiana. Nel 1947 era divenuto presidente della neonata Telonda International Corporation, distributore unico - in via Aurora, a Roma - dell’RCA in Italia e successivamente presidente della Cineonda. Nel 1951, nella sede di via Milano 49 a Roma fu costituita la RTI, Radio e Televisione Italiana (la futura RCA Italiana), in cui confluì la Cineonda, con il trasferimento in via Caccini. Con il finanziamento del piano Marshall, nella primavera del 1951 Biondo partecipò alla costruzione e fondazione - avvnuta fra il 1952 ed il 1953 - della [[RCA Italiana]]<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Ilario|cognome=Meandri|data=2015|titolo=Giuseppe Antonino Biondo e la fondazione dell’International Recording|rivista=Musica/Tecnologia|volume=9|numero=0|pp=19–38–38|lingua=it|accesso=2019-08-08|doi=10.13128/Music_Tec-16446|url=http://www.fupress.net/index.php/mt/article/view/16446|nome2=Paolo|cognome2=Biondo|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171108210234/http://www.fupress.net/index.php/mt/article/view/16446|dataarchivio=8 novembre 2017|urlmorto=sì}}</ref>, in via Tiburtina, al chilometro 12<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Paolo Biondo, Ilario Meandri|anno=2015|titolo=Giuseppe Antonino Biondo e la fondazione dell’International Recording|rivista=|editore=Università degli Studi di Torino|volume=|numero=}}</ref>.
 
Uscito dalla RCA, per una realtà più piccola come la International Recording, Biondo ed il suo staff scelsero una posizione più centrale, dentro la città, all'interno di un palazzo - all'epoca appena costruito - al numero 172 di via Urbana, una strada senza uscita.