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==== L'Università nella storia ====
Il 25 maggio dell'anno [[825]] l'imperatore [[Lotario I]] promulga il [[capitolare]] di [[Corteolona e Genzone|Corteolona]]<ref>HLOTARII, ''Constitutiones Olonnenses. A. 825'', in ''[[Monumenta Germaniae Historica]]'', Leges, II, pp. 248-250</ref><ref>[[Ludovico Antonio Muratori]], ''Rerum Italicarum Scriptores'', parte II, tomo I, p. 151</ref> che costituì le scuole imperiali, oltre a [[Università degli Studi di Pavia|Pavia]] capitale del [[Regno d'Italia]], anche Fermo ebbe la [[scuola pubblica]] di [[diritto]], di [[retorica]] e [[arti liberali]], scegliendo la città tra le sole nove in Italia destinate a diventare centro di studi ed ereditando la tradizione della scuola di diritto, fondata dall'imperatore romano [[Teodosio I]]; dalla sede di Fermo dipendevano tutti gli studenti del [[Ducato di Spoleto]], ducato vastissimo che comprendeva Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo spingendosi fino al ducato di Benevento.<ref>[https://books.google.it/books?id=OQBYAAAAcAAJ&pg=PA136&lpg=PA136&dq=universit%C3%A0+di+pavia+scuola+lotario+scuole+milano+genova+como&source=bl&ots=zLNOu5Z3vg&sig=ACfU3U2fHq3VOLo7KcZb2L1OlRdmGfmm3A&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwj9nbDZ_vbmAhWJEBQKHYPYDH4Q6AEwA3oECAgQAQ#v=onepage&q=universit%C3%A0%20di%20pavia%20scuola%20lotario%20scuole%20milano%20genova%20como&f=false T. De Partouneaux, ''Storia della conquista di Lombardia fatta da Carlo Magno e delle cagioni che mutarono nell'alta Italia sotto Ottone il Grande - La dominazione francese in dominazione germanica'', Milano, 1842, Epoca prima, Libro II, Capitolo IV, pag. 136]</ref>.
Nell'anno 825, Lotario I, con un celebre [[editto]], scelse Fermo come sede di una [[scuola pubblica]], scegliendo la città tra le sole nove in Italia destinate a diventare centro di studi. Non è attestata però l'effettiva apertura di tale scuola.
 
LNel [[1398]] [[papa Bonifacio IX]] promuoverà la ''Schola''università dia Fermo''[[Studium fuGenerale]], istituitacioè nelad Università. Nel [[1585]] da[[papa Sisto V]] ampliò e potenziò l'Università fermana<ref>[http://web.tiscali.it/paolobartolomei/fmstoria2.htm Cenni storici su Fermo, sul portale Fermo on line]</ref>; edessa operòopererà fino al [[1826]] quando, mancando alla città le risorse sufficienti per mantenerla, venne chiusa con decreto della Congregazione degli Studi.
 
Essa ebbe [[Docente universitario|docenti]] illustri, ma soprattutto dottori fermani; il suo bacino d'utenza copriva un'ampia area circostante, e non mancarono scolari originari di località ben distanti, come quelli [[austriaci]] di [[Graz]].
 
L'Università si avvalse della concessione di [[Sisto V]] per poter nominare con subcollazione [[Conte palatino|conti palatini]] e cavalieri della Militia Aurata.
 
=== Biblioteche e archivi ===