Schizofrenia: differenze tra le versioni
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La '''schizofrenia''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/skiʣʣofreˈnia/|it}}<ref>{{DOP|id=11500|lemma=schizofrenia}}</ref>) è una [[psicosi]] [[malattia cronica|cronica]] caratterizzata dalla persistenza di [[Sintomo|sintomi]] di alterazione delle funzioni cognitive e percettive, del [[comportamento]] e dell'[[affettività]], con un decorso superiore ai sei mesi, e con forte disadattamento della persona, ovvero una gravità tale da limitare o compromettere le normali attività di vita
Il termine fu coniato dallo psichiatra svizzero [[Eugen Bleuler]] nel [[1908]] e deriva dal [[lingua greca|greco]] σχίζω (''schízō'', 'io divido') e φρήν (''phrḗn'', '[[cervello]]'), e cioè "scissione della mente": esso sostituì quello [[XIX secolo|ottocentesco]] di ''Dementia praecox'', formulato da [[Emil Kraepelin]]. Nonostante l'[[etimologia]] del termine, la schizofrenia non implica di per sé alcuna "doppia personalità" o "[[disturbo di personalità]] multipla", condizione con la quale viene spesso erroneamente confusa nel linguaggio comune e che è presente invece in alcune sindromi [[Dissociazione (psicologia)|dissociative]].<ref name=BMJ07>{{Cita pubblicazione |lingua=inglese |autore=Picchioni MM, Murray RM |titolo=Schizophrenia |rivista=BMJ |volume=335 |numero=7610 |pp=91–5 |anno=2007 |mese=luglio|pmid=17626963 |pmc=1914490 |doi=10.1136/bmj.39227.616447.BE}}</ref> Piuttosto, il termine indica la "separazione delle [[funzioni psichiche|funzioni mentali]]" tipica della presentazione sintomatica della malattia.
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