Theodor Herzl: differenze tra le versioni

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Dal [[1891]] divenne corrispondente da [[Parigi]] del giornale ''[[Neue Freie Presse]]''. A Parigi ebbe modo di seguire l'[[affare Dreyfus]] e conoscere quanto radicato fosse nella società europea l'[[antisemitismo]]; i suoi diari descrivono anche gli altri eventi che, nel corso dei suoi viaggi, contribuirono alla sua formazione culturale<ref>Shlomo Avineri, ''Theodor Herzl's Diaries as a [[Bildungsroman]]'', Jewish Social Studies, New Series, Vol. 5, No. 3 (Spring - Summer, 1999), pp. 1-46.</ref>.
 
Nel [[1896]] pubblicò ''[[Der Judenstaat]]'' (''Lo Stato ebraico'') dove propugnavaproponeva ai governi europei l'idea che si creasse uno stato ebraico (in una qualsiasi colonia delle potenze europee), oppure in Argentina) che sottraesse gli ebrei alle persecuzioni antisemite. Fu poi il fondatore, nel 1897<ref>"Convenzionalmente, la nascita del sionismo politico si data dalla pubblicazione di ''Der Judenstaat'' di Theodor Herzl nel 1896, mentre il primo congresso sionistico internazionale si tenne a Basilea l’anno successivo": C. Ferrara degli Uberti, ''Fare gli ebrei italiani. Autorappresentazioni di una minoranza (1861-1918)'', Bologna, Il Mulino, 2011, pp. 205-206.</ref>, del movimento politico del [[sionismo]], che si proponeva di far sorgere nei Territori Coloniali del [[Mandato britannico della Palestina]] uno Stato Ebraico.
 
Agli inizi del 1900 propose lo [[Schema Uganda]] per trovare un nuovo insediamento degli ebrei.