Sól: differenze tra le versioni

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Così se ne parla nel [[Gylfaginning]], la prima parte dell'[[Edda in prosa]] di [[Snorri Sturluson]], nel canto 11:
 
{{Citazione|Ma gli dèi si adirarono per quell'insolenza, presero due fratelli e li misero in cielo, e costrinsero Sól a guidare i cavalli del carro di quel sole che essi avevano creato, perché illuminasse i mondi, da una favilla ch'era sprizzata da [[Múspellsheimr]]. Questi cavalli si chiamavano Árvakr e Alsviðr, e al di sotto delle loro spalle gli dèi misero due mantici che procurassero loro refigerio: in certe tradizioni ciò è detto "''ísarnkol''".|[[Snorri Sturluson]] - [[Edda in prosa]] - [[Gylfaginning]] [http://www.bifrost.it/GERMANI/Fonti/EddaSnorri-2.html#11 XI] - Traduzione di Stefano Mazza|En goðin reiddust þessu ofdrambi ok tóku þau systkin ok settu upp á himin, létu '''Sól''' keyra þá hesta, er drógu kerru sólarinnar, þeirar er goðin höfðu skapat til at lýsa heimana af þeiri síu, er flaug ór Múspellsheimi. Þeir hestar heita svá, Árvakr ok Alsviðr, en undir bógum hestanna settu goðin tvá vindbelgi at kæla þá, en í sumum fræðum er þat kallat ísarnkol.|lingua=non}}
 
Poco prima del [[Ragnarǫk]] e dopo il [[Fimbulvetr]], Sól sarà raggiunta da [[Skǫll]], un [[lupo]], che la divorerà. Con questo mito i popoli nordici giustificavano le [[eclissi]] solari: infatti si credeva che accadessero quando il lupo era molto vicino a catturarla. Dopo la [[escatologia|fine del mondo]], Sól sarà sostituita dalla figlia.