Cristoforo Colombo: differenze tra le versioni

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==== Terzo viaggio ====
[[File:Columbus3.PNG|thumb|right|Terzo viaggio]]
Dopo due anni trascorsi in Castiglia, incontrò a [[Burgos]] i re ispanici e li convinse della necessità di una nuova spedizione. I sovrani stanziarono la somma necessaria per il viaggio e Colombo riuscì così ad armare sei navi, con un equipaggio di circa 300 marinai.<ref>{{cita|Taviani|p. 174}}.</ref> La flotta, partita il 30 maggio 1498, diresse verso [[La Gomera]] dove le sei navi si divisero: tre proseguirono con Colombo, mentre le restanti proseguirono per le rotte ormai consolidate,<ref>{{cita|Taviani|p. 234}}.</ref> verso Dominica. L'ammiraglio puntò con la flotta ridotta verso le isole di [[Capo Verde]], da dove raggiunse poi [[Trinidad (isola)|Trinidad]] il 31 luglio. Nell'agosto di quello stesso 1498 Colombo esplorò il [[Golfo di Paria]] e le coste orientali dell'attuale [[Venezuela]], addentrandosi nel [[delta dell'Orinoco]]. Convinto di essere di fronte a piccole isole piuttosto che a un continente, decise di non sbarcare, inviando solamente dei marinai che incontrarono terre ricche di perle.
 
La flottiglia giunse a Hispaniola l'11 agosto del 1498. Colombo cercò la nuova città fondata dal fratello, [[Santo Domingo]], dove arrivò alla fine del mese. Lì fu raggiunto dall'altro fratello, Diego. Dopo che nella città scoppiò, nel 1499, una rivolta capeggiata da [[Francisco Roldán]] (l'[[alcalde]] di Isabella),<ref>{{cita|Martini|p. 612}}.</ref> i sovrani ispanici, avvertiti dai reduci dei disordini sull'isola e leggendo delle strane pretese avanzate da Colombo nella sua missiva, inviarono nel 1500 [[Francisco de Bobadilla]] per far luce sull'accaduto.<ref>{{Cita|Granzotto|pp. 292-293}}.</ref> Al suo arrivo Adrian de Muxica, uno dei secondi di Roldán, venne catturato e ucciso.<ref>Doveva essere impiccato, dietro sua richiesta si attese per lungo tempo il ritorno di un frate a cui avrebbe dovuto confessare i propri peccati, infine giuntovi egli li dimenticò. Colombo stanco di attendere lo fece gettare in mare da un dirupo. Per la storia si veda anche {{cita|Varela |pp. 127-128}}.</ref>