Mastino I della Scala: differenze tra le versioni

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=== Ultimi anni e morte ===
[[File:Verona-Lapide a Mastino I della Scala.JPG|thumb|[[Verona]], lapide a Mastino I della Scala.]]
Mentre lale città guelfe della pianura Padana rifiutavano la signoria di [[Carlo I d'Angiò]], Verona, nel [[1274]], giurò fedeltà a [[Alfonso X di Castiglia]], ma, obbedendo al volere del [[papa Gregorio X]], riconobbe come sovrano [[Rodolfo I d'Asburgo|Rodolfo d'Asburgo]], il quale cedette al pontefice l'[[esarcato di Ravenna]] e il [[ducato di Spoleto]], e rinunciò al dominio del [[regno di Sicilia]]: la pace con la chiesa era infatti per Mastino una necessità, soprattutto per la pace interna a Verona.
 
Il 26 ottobre [[1277]], Mastino della Scala venne assassinato a tradimento assieme al fido [[Antonio Nogarola]], nei pressi della sua abitazione. La maggior parte delle fonti indica come assassini Isnardo de' Scaramelli, un esponente della famiglia Pigozzo e forse degli esponenti della famiglia Spallino. Altre fonti, tuttavia poco attendibili storicamente, mostrano Alberto congiurare contro il fratello per usurparne il posto e farlo uccidere di notte. Quest'ultima ipotesi sembra irreale dal momento che [[Alberto I della Scala|Alberto]] avrebbe comunque ereditato la carica di Mastino e che aveva da lui ricevuto larghi riconoscimenti politici. Anzi Alberto avvertito tornò velocemente da Mantova, dove era podestà, e, giunto in città, la sua [[vendetta]] non lasciò scampo ai [[congiura]]ti.