Torino Film Festival: differenze tra le versioni

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Col passare degli anni il festival torinese procede ad una lenta ma sostanziale modifica della sua impostazione iniziale: pur mantenendo inalterati i caratteri dell'identità del festival, la rassegna perviene ad un ripensamento complessivo della sua formula anche in virtù della nuova collocazione del festival nel panorama internazionale. A partire dalla quarta edizione, nel [[1986]], la rassegna introduce la formula competitiva in alcune sezioni: le ripartizioni "Opere prime" e "Film su tematiche giovanili" vengono unificate in un'unica articolazione che prende il nome di Concorso lungometraggi; nello stesso anno sono introdotti i premi nella sezione Spazio aperto, che ospita le opere realizzate senza distinzione di genere, formato e durata. Nel [[1987]] viene creato un concorso internazionale di cortometraggi e nel [[1990]] scompare definitivamente la sezione Spazio aperto, a suggellare l'abbandono dei residui di amatorialità nella programmazione; dalle ceneri di Spazio aperto vengono alla luce due nuove sezioni: Spazio Italia, concorso per corto e mediometraggi italiani e Spazio Torino, sezione regionale che mantiene i caratteri originali di Spazio aperto limitando però l'accesso alle sole produzioni video piemontesi. Il dinamismo del festival torinese si sviluppa ulteriormente negli anni Novanta, periodo che rafforza il ruolo internazionale della manifestazione.
 
L'evoluzione professionale si completa infine qualche anno più tardi, nel [[1997]], attraverso il cambio di nome della rassegna: da Festival Cinema giovani a Torino film festival, una nuova denominazione per un festival che ha oramai ultimato il suo passaggio da rassegna tematica "locale" ad ambiziosa manifestazione che si muove entro il contesto dei grandi festival internazionali. Dal [[1995]] il festival assegna ogni anno il premio Cipputi al miglior film sul mondo del lavoro. Dal [[1999]] al [[2002]] il festival è stato diretto da Stefano Della Casa, con ottimi risultati di pubblico soprattutto per gli omaggi a [[John Carpenter]] e [[George A. Romero]]. Dal [[2003]] al [[2006]] il festival è stato diretto da [[Roberto Turigliatto]] e [[Giulia D'Agnolo Vallan]].
 
Al termine della 24ª edizione del festival si è consumato un duro scontro<ref>Il dibattito sul Festival su Sentieri selvaggi {{cita web |url=http://www.sentieriselvaggi.it/sezione.asp?sez0=235&sez1=172 |titolo=Copia archiviata |accesso=19 maggio 2010 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131104073339/http://www.sentieriselvaggi.it/sezione.asp?sez0=235&sez1=172 |dataarchivio=4 novembre 2013 }}</ref> tra le istituzioni torinesi e l'Associazione cinema giovani presieduta da [[Gianni Rondolino]] sul destino della manifestazione, che si è chiuso temporaneamente con le dimissioni, poi ritirate, di cinque soci dell'Associazione, tra cui [[Alberto Barbera]] e [[Steve Della Casa]]<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.lastampa.it/Torino/cmsSezioni/CINEMA/200612articoli/649girata.asp "Ribaltone alle porte", ''La Stampa'', 27 dicembre 2006] |date=aprile 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>. La polemica si è poi rafforzata con la nomina del regista [[Nanni Moretti]] (gradito, per la visibilità, agli enti finanziatori) a direttore di un generico festival cinematografico di Torino e con la sua conseguente polemica rinuncia dell'incarico<ref>[http://www.repubblica.it/2006/12/sezioni/spettacoli_e_cultura/moretti-direttore-torino/moretti-rinuncia/moretti-rinuncia.html ''Festival di Torino, Moretti rinuncia: "Vi lascio ai vostri rancori personali"'', La Repubblica, 29 novembre 2006]</ref>. Dopo settimane di contatti tra le istituzioni e tentativi di "ricucire" diplomaticamente i rapporti tra l'associazione e gli enti che finanziano la manifestazione, la situazione si è risolta con un accordo sottoscritto dall'Associazione cinema giovani, dal Museo nazionale del cinema e dalla Città di Torino e con le conseguenti dimissioni di Rondolino dalla presidenza dell'Associazione<ref>[http://www.sentieriselvaggi.it/articolo.asp?sez0=235&sez1=172&art=19297 ''A Torino la descrizione di una battaglia'' di Gianni Rondolino, Sentieri Selvaggi, 25 gennaio 2007] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131101183410/http://www.sentieriselvaggi.it/articolo.asp?sez0=235&sez1=172&art=19297 |data=1º novembre 2013 }}</ref>. Nel gennaio 2007, [[Nanni Moretti]] ha nuovamente ricevuto e accettato la richiesta di dirigere il Festival<ref>[http://www.lastampa.it/Torino/cmsSezioni/cronaca/200701articoli/1190girata.asp ''Moretti: "Ora si riparte dal festival"'', La Stampa, 25 gennaio 2007] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070914014314/http://www.lastampa.it/Torino/cmsSezioni/cronaca/200701articoli/1190girata.asp |data=14 settembre 2007 }}</ref>.
 
Al termine della 26ª edizione della rassegna, Moretti ha rinunciato al mandato di direttore per potersi dedicare alla realizzazione di un nuovo film<ref>[http://www.torinofilmfest.org/media/4b65bbff7fbeefa84c101078467655e0012911.pdf Nanni Moretti conclude il suo mandato di Direttore del Torino Film Festival, 6 dicembre 2008] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090124114414/http://torinofilmfest.org/media/4b65bbff7fbeefa84c101078467655e0012911.pdf |data=24 gennaio 2009 }}</ref>. La carica di direttore è stata quindi affidata al regista [[Gianni Amelio]]<ref>[http://www.torinofilmfest.org/media/4b65bbff7fbeefa84c101078467655e0012911.pdf Gianni Amelio è il nuovo direttore del Torino Film Festival, 10 dicembre 2008] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090124114414/http://torinofilmfest.org/media/4b65bbff7fbeefa84c101078467655e0012911.pdf |data=24 gennaio 2009 }}</ref>. Amelio ha diretto il festival per quattro edizioni, dal [[2009]] al [[2012]]. Nel 2012 è stato direttore [[Paolo Virzì]]<ref>{{Cita web |url=http://www.torinofilmfest.org/public/uploaded/CS_virzi_tff_ita.pdf |titolo=Paolo Virzì è il nuovo direttore del Torino Film Festival, 21 dicembre 2012 |accesso=12 gennaio 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131203223300/http://www.torinofilmfest.org/public/uploaded/CS_virzi_tff_ita.pdf |dataarchivio=3 dicembre 2013 |urlmorto=sì }}</ref>, che nel [[2013]] è diventato Guest Director. Dal 2013 il nuovo direttore è [[Emanuela Martini]]. Il manifesto ufficiale della 31ª edizione, quella del 2013, viene realizzato dal fumettista e regista italiano [[Gipi]]<ref>{{it}}{{cita web|url=http://www.voto10.it/cinema/not.php?NewsID=13622&Titolo=News:%2031a%20edizione%20del%20Torino%20Film%20Festival:%20ecco%20il%20manifesto%20ufficiale%20disegnato%20da%20Gipi|titolo=31a edizione del Torino Film Festival: ecco il manifesto ufficiale disegnato da Gipi|editore=Voto10.it|}}</ref>. Nel 2017, Perper lela 35esima edizione, Emanuela Martini ha deciso di proporre, per la prima volta in Italia, una rassegna delle opere del regista statunitense [[Brian De Palma]]<ref>{{Cita news|lingua=it-IT|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/09/23/torino-film-festival-thriller-pop-ed-erotismo-per-ledizione-2017-prospettiva-dedicata-a-brian-de-palma/3872908/|titolo=Torino Film Festival, thriller pop ed erotismo per l'edizione 2017. Prospettiva dedicata a Brian De Palma - Il Fatto Quotidiano|pubblicazione=Il Fatto Quotidiano|data=2017-09-23|accesso=2017-09-25}}</ref>. Lo stesso anno è stato il primo senza il Cinema Lux, nella [[Galleria San Federico]].
 
=== Vincitori ===