Fondaco: differenze tra le versioni

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I fondachi erano diffusi nelle città del [[bacino del Mediterraneo]] come [[Genova]], [[Napoli]] e [[Venezia]].
 
La presenza di propri fondachi (intesi come insieme di edifici adibiti al commercio e all'ospitalità dei propri connazionali) nei più importanti porti mediterranei è ritenuta una delle caratteristiche fondamentali per definire una città [[repubbliche marinare|repubblica marinara]]. [[Venezia]], [[Genova]], [[Pisa]], [[Amalfi]], [[Ragusa (Croazia)|Ragusa]], [[Ancona]], e [[Gaeta]] avevano infatti nel [[Medioevo]] fondaci a [[Costantinopoli]], [[Alessandria d'Egitto]] e negli altri centri di commercio marittimo. Un fondaco poteva raggiungere la grandezza di un quartiere, dove generalmente era presente una chiesa o un ospizio (e in certi casi anche delle terme), ed era governato da un balivo, il quale era giudice delle controversie economiche.
 
A Venezia sono ancora presenti vari fondachi, tra cui il [[Fontego dei Turchi]] e il [[Fontego dei Tedeschi]]. Poiché le strade veneziane dove avvenivano i traffici e gli scambi mercantili erano e sono tuttora i canali, i fondaci si affacciavano solitamente sui canali di maggiore importanza (come il [[Canal Grande]]), trovandosi così in posizione strategica e privilegiata. Gli spazi adibiti a magazzino si trovano solo al pian terreno, dotato di portico dietro al quale l'androne percorre tutta la profondità dell'edificio, mentre i locali ai piani superiori erano riservati alla vita domestica.