Rosa Russo Iervolino: differenze tra le versioni
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Presidente della [[Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi|commissione parlamentare di vigilanza RAI]] dal [[1985]] al [[1987]], fu ministro per gli Affari Sociali durante il [[governo Goria]], per poi essere confermata in questa carica anche nei successivi governi guidati da [[Ciriaco De Mita]] e [[Giulio Andreotti]]. In questi anni è anche presidente del Consiglio d'Istituto di uno degli istituti superiori più prestigiosi di [[Roma]], la ''Scuola Pontificia Pio IX'' dei [[Fratelli di Nostra Signora della Misericordia]]. In queste vesti, si fece promotrice con [[Bettino Craxi]] del "Testo Unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope", (art. 118 del DPR 309/90 e Decreto 444/90) che di fatto stabiliva la punibilità dei consumatori di stupefacenti. La legge, cosiddetta Craxi-Iervolino-Vassalli, dai nomi dei primi firmatari, si attirò le critiche degli anti-proibizionisti e venne parzialmente abrogata con un referendum il 18 aprile del [[1993]].
Nominata successivamente Ministra della Pubblica Istruzione nel primo governo di [[Giuliano Amato]]
Presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera, nel [[2001]] viene eletta [[sindaco|sindaca]] di [[Napoli]] con il 52,9% dei voti, sostenuta in giunta dai partiti de[[l'Ulivo]], battendo al ballottaggio il candidato del centrodestra, [[Antonio Martusciello]]. Viene riconfermata sindaca nel [[2006]] con il 57% delle preferenze contro il candidato del centrodestra [[Franco Malvano]], ex questore di [[Napoli]]. Dal 23 maggio [[2007]] è uno dei 45 membri del Comitato nazionale per il [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] che riunisce i leader delle componenti del futuro [[Partito Democratico (Italia)|PD]].
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