Carisma (cristianesimo): differenze tra le versioni

 

== Accezioni nelle lettere di Paolo ==

Caratteristico è però l'uso del termine in {{passo biblico2|1Cor|12,4.28.30.31}} e in {{passo biblico2|Rm|12,6}}. In questo caso il càrisma non è la salvezza, ma il dono di una vita spesa al servizio dei fratelli. "Ciascuno metta al servizio degli altri il dono che ha ricevuto, come buoni amministratori della multiforme grazia di Dio", così scrive Pietro ({{passo biblico2|1Pt|4,10}}).

 

Quali siano questi doni e questi servizi che il credente è chiamato a dare ai fratelli non è mai stabilito nel [[Nuovo Testamento]] in modo preciso e categorico. Paolo dà degli esempi, cita dei casi concreti in {{passo biblico2|1Cor|12}} e {{passo biblico2|Rm|12}}: l'apostolato, le guarigioni, la [[profezia]], la [[glossolalia]], la stessa [[fede]] per indicare una gamma vastissima di possibilità di servizio. La stessa ampia accezione del termine si ritrova confrontando {{passo biblico2|1Cor|7,7}} e {{passo biblico2|1Tm|4,14}}; nel primo caso "carisma" indica la condizione familiare in cui il credente si trova, [[matrimonio]] o [[celibato]], nel secondo la specifica vocazione [[Missionario|missionaria]] di [[Timoteo (discepolo di Paolo)|Timoteo]].

 

== Classificazione dei carismi ==

 

# Carismi legati alla preghiera: