Emivita (fisica): differenze tra le versioni

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L'[[unità di misura]] più '''consueta''' del tempo di decadimento è l''''emivita''' (''emi'' in [[greco antico]] significa "metà"), o tempo di dimezzamento: corrisponde in particolare ad un rapporto pari alla [[metà]] (1/2 = '''50%'''): viene indicato con T<sub>1/2</sub>. Si tratta di una unità di misura diffusa nella pratica sperimentale: è molto semplice misurare un dimezzamento dell'attività radiativa e confrontarla col tempo ipotizzato.
 
L'unità '''naturale''' del tempo di decadimento invece è quella tipica di tutte le funzioni ad andamento esponenziale negativo: si chiama '''[[costante di decadimento]]''', indicata solitamente con la lettera ''k''o con T<sub>1/e</sub>: corrisponde infatti al periodo richiesto perchèperché un campione puro (100% di [[concentrazione chimica|concentrazione]]) si riduca ad una concentrazione di 1/e, l'inverso del [[numero di Eulero]]: circa il '''36,8%'''.
L'emivita (intesa come grandezza, al di là delle sue unità di misura) è un indice della stabilità di un [[isotopo]]: più breve è l'emivita, meno stabile è l'[[atomo]]. Il decadimento di un atomo viene detto spontaneo in quanto è un fenomeno che avviene naturalmente. Trattasi di un evento stocastico, per cui non si può predire quando un determinato atomo decadrà, ma è possibile determinare la probabilità di decadimento, di cui l'emivita è espressione.