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{{Vedi anche|Storia della Crimea|Confine tra la Russia e l'Ucraina}}
 
Nel corso della sua storia , la Crimea ha visto passare sul suo territorio popoli e dominazioni diverse: [[cimmeri]], [[greci antichi|greci]], [[sciti]], [[Sarmatico|sarmati]], [[antichi romani|romani]] e [[bizantini]], [[goti]], [[unni]], [[Repubblica di Genova|genovesi]], [[tartari]], [[Repubblica di Venezia|veneziani]], [[turchi]], [[russi]] e [[ucraini]].
 
La penisola è stata abitata in antichità da [[Scitisciti]] e [[Grecigreci]], fino a sviluppare durante i primi secoli d.C. un regno semi-autonomo dall'[[impero romano]]. Coinvolta nelle migrazioni di popoli della tarda antichità e dell'alto medioevo, la penisola ha visto il susseguirsi di [[Gotigoti]], [[Unniunni]], [[Bulgaribulgari]], [[Bizantinibizantini]] e diverse popolazioni slave e turcofone. Nel tardo medioevo fu parte dei territori mongoli e subì in parte la colonizzazione di Genova e Venezia. In età moderna, dopo la disgregazione degli imperi mongoli, fu sede del [[Khanatokhanato di Crimea]], un regno tataro dipendente dall'[[impero ottomano]], fino al 1783 quando fu conquistata dall'[[impero russo]].
 
La Crimea entrò a far parte della [[Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa|Russia sovietica]] nel 1920 e l'anno seguente fu costituita in territorio autogestito come [[Repubblica Socialista Sovietica Autonoma di Crimea]].
 
Nel 1942, a causa dell'avanzamento della Wehrmacht in Ucraina e in Crimea, le minoranze nazionali presenti sul territorio finirono deportate con l'accusa di collaborazionismo seguendo l'infelice destino della minoranza tedesca, già deportata nell'agosto 1941 durante l'[[Operazione Barbarossa]].
Durante la seconda guerra mondiale l'intera comunità degli [[Italianiitaliani di Crimea]] è stata accusata di collaborazionismo con i tedeschi e deportata a partire dal 29 gennaio 1942. Chi era sfuggito al primo rastrellamento fu catturato e deportato l'8 e il 10 febbraio 1942: l'intera comunità, compresi i rifugiati antifascisti che si erano stabiliti a Kerč, venne radunata e costretta a mettersi in viaggio verso i [[Gulaggulag]]. Nell'area di Kerč, vivono ancora oggi i loro discendenti.
 
Al termine della [[seconda guerra mondiale]], di cui ospitò la [[Conferenza di Jalta]], la Crimea fu trasformata in [[Oblastoblast di Crimea]] della [[Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa]] (RSFSR). Il 19 febbraio [[1954]] venne donata dal leader sovietico [[Nikita Sergeevič Chruščёv|Nikita Chruščёv]] alla [[RSS Ucraina]] in segno di riconoscimento per commemorare il 300º anniversario del [[trattato di Perejaslav]] tra i cosacchi ucraini e la Russia.
 
Con la dissoluzione dell'[[URSS]] nel 1991, la Crimea si trovò a far parte dell'[[Ucraina]] indipendente. La Crimea ha costituito il maggior punto di attrito territoriale fra Ucraina e Russia, contenzioso che nel 1995 fu parzialmente superato con la creazione della [[Repubblica autonoma di Crimea]] con la quale l'Ucraina concesse maggior autonomia alla penisola.<ref name="treccani-crimea">{{Treccani|crimea}}</ref><ref name="rossiyskayaGazeta1">{{cita news |url=https://it.rbth.com/mondo/2014/03/04/cinque_domande_sulla_crimea_29841 |titolo=Cinque domande sulla Crimea |pubblicazione=Russia Beyond The Headlines |data=4 marzo 2014 |accesso=3 maggio 2014 }}</ref><ref name="rossiyskayaGazeta2">{{cita news |autore=Yuri Girenko |url=https://it.rbth.com/mondo/2014/02/22/lincognita_della_crimea_29671 |titolo=L’incognita della Crimea |pubblicazione=Russia Beyond The Headlines |data=22 febbraio 2014 |accesso=3 maggio 2014 }}</ref>