Abdul Qadir (generale afghano): differenze tra le versioni
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Qadir nacque a [[Herat]] nel [[1944]] e si addestrò come pilota in [[Unione Sovietica]]. Nel [[1973]] partecipò al colpo di Stato che diede vita alla [[Repubblica dell'Afghanistan]] sotto la presidenza di [[Mohammed Daud Khan]]. Nel [[1978]] fu a capo degli squadroni dell'[[De Afghan Hauai Quvah|Aeronautica militare afghana]] che attaccarono la stazione della radio e della tv afghana nell'ambito della [[Rivoluzione di Saur]]. Dopo tale avvenimento servì per tre giorni come l'effettivo leader dell'[[Afghanistan]] quando il [[Partito Democratico Popolare dell'Afghanistan]] prese il potere e dichiarò la nascita della [[Repubblica Democratica dell'Afghanistan]].
in seguito divenne ministro della difesa dell'[[Afghanistan]], per tre giorni a partire dal maggio del [[1978]]. Il 6 maggio Qadir chiese consiglio ai comandanti sovietici sul come trattare le persone sotto gli arresti. Il 17 agosto, Qadir ancora ministro della difesa, fu messo agli arresti per aver preso parte ad una cospirazione organizzata dai membri della fazione Parcham del Partito comunista afghano in esilio. Siccome Qadir era molto popolare tra i militari, il presidente dell'Afghanistan [[Nur Muhammad Taraki]] commutò la condanna a morte a 15 anni di carcere.<ref name="A">
Dopo l'invasione sovietica dell'[[Afghanistan]] avvenuta nel [[1979]] che portò alla morte di [[Hafizullah Amin]], Qadir fu rilasciato dal carcere dal nuovo regime di [[Babrak Karmal]], le sue cariche politiche che aveva tenuto prima nel [[Partito Democratico Popolare dell'Afghanistan]] furono ripristinate e servì ancora come ministro della difesa dal [[1982]] al [[1985]] sotto il governo di [[Babrak Karmal]].<ref name="A" />
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