Nizza: differenze tra le versioni

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== Storia ==
{{main|Storia di Nizza}}
Fondata attorno al 350 a.C. dai coloni greci della città di [[Focea]] con il nome di ''Nikaia'' (Νίκαια), la città si trasformò velocemente in un importante porto commerciale della costa ligure. ''Nicaea'' in età romana ''Nicaea'', nel [[VII secolo]], Nizza si unì alla lega di [[Genova]] formata dalle città della [[Liguria]] e lottò contro i saraceni che mantenevano il controllo sull'entroterra nel X secolo.
 
Durante il [[Medioevo]] Nizza partecipò alle numerose guerre italiane mantenendo le sue libertà comunali. Come alleata di [[Pisa]] fu nemica di [[Genova]], mentre tanto i [[re di Francia]] quanto gli imperatori del [[Sacro Romano Impero]] cercarono di portarla sotto il proprio controllo.
 
Nel XIII e XIV secolo la città cadde più volte sotto il dominio dei [[conti di Provenza]], ma riguadagnò presto l'autonomia, pur se a prezzo di accordi con Genova. Nel [[1388]] il comune di Nizza si mise sotto la protezione della famiglia comitale di [[Casa Savoia|Savoia]], guidata da Amedeo VII, in funzione antiprovenzale ([[contea di Nizza]]; [[dedizione di Nizza alla Savoia]]).
 
La città, ormai importante base marittima, soffrì durante la [[Guerra d'Italia del 1535|guerra del 1535]] tra Francia e Spagna, anche a causa dell'epidemia di [[peste]]; il conflitto ebbe termine con il [[Trattato di Nizza]].<ref>{{Cita web|url=http://villeneuveloubethotelreservation.com/articles/the-chateau-of-villeneuve-loubet|titolo=The Chsteau of Villeneuve-Loubet|editore=Villeneuve-Loubet Guide and Hotels|accesso=30 settembre 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140426212438/http://villeneuveloubethotelreservation.com/articles/the-chateau-of-villeneuve-loubet|dataarchivio=26 aprile 2014}}</ref>
Dieci anni dopo la città respinse l'[[assedio di Nizza (1543)|assedio franco-ottomano del 1543]] ma fu costretta ad arrendersi al pirata turco [[Khayr al-Din Barbarossa]], che la saccheggiò. La peste ricomparve nel [[1550]] e nel [[1580]].
 
La [[lingua italiana]] fu lingua ufficiale di governo a Nizza sin dal 1561, mentre un periodo di prosperità ebbe avvio nel 1600 con l'apertura dei porti da parte del [[duca di Guisa]]. Nizza tornò ai Savoia nel 1699, per essere solo pochi anni dopo [[assedio di Nizza (1705)|nuovamente assediata dai francesi nel 1705]]. Le libertà comunali furono abolite definitivamente dai sabaudi nel 1775, mentre con la [[Rivoluzione francese]] Nizza restò parte della Francia metropolitana dal 1792 al 1814, nonostante le rivolte locali ([[barbetismo]]), represse dal generale franco-nizzardo [[Andrea Massena]].
 
Nel 1860, un anno prima dell'[[unità d'Italia]], Nizza fu [[Annessione della contea di Nizza alla Francia|annessa alla Francia]] con un plebiscito confermativo, nonostante l'opposizione del nizzardo [[Giuseppe Garibaldi]]. Il centralismo francese portò alla chiusura dei giornali in lingua italiana, come il famoso'' [[La Voce di Nizza]]'', e alla [[francesizzazione]] dei cognomi dei residenti (da Medico a Médicin, etc), mentre Nizza passò a dipendere istituzionalmente da [[Marsiglia]]. Più di un quarto della popolazione abbandonò la città per mantenere la cittadinanza sabauda ([[esodo nizzardo]]), mentre tra i rimasti serpeggia il malcontento.
 
Nel [[1871]], dopo la sconfitta francese nella [[guerra franco-prussiana]], le liste filo-italiane ottennero la quasi totalità dei voti alle elezioni generali (26.534 voti su 29.428 voti espressi), e i filo-italiani scesero in strada al grido di ''Viva Nizza, Viva Garibaldi''. Il governo francese inviò a Nizza 10.000 soldati, chiuse il giornale ''Il Diritto'' e incarcerò molteplici irredentisti. La popolazione di Nizza si sollevò dall'8 al 10 febbraio ma fu repressa dalle truppe francesi ([[vespri nizzardi]]). Il 13 febbraio Garibaldi, cui era stato negato di prendere la parola davanti al parlamento francese riunito a [[Bordeaux]] per rivendicare la riunificazione del Nizzardo alla madrepatria italiana si dimise da deputato.<ref>[http://cdlm.revues.org/index2693.html ''Les troubles de fevrier 1871 à Nice'' (in francese)]</ref> Il fallimento dei Vespri portò all'espulsione degli ultimi intellettuali irredentisti da Nizza.
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Nel settembre 1939 Nizza divenne rifugio di molti stranieri sfollati, in particolare ebrei in cerca di un passaggio verso le colonie francesi in Nord Africa e verso le Americhe. Dopo il luglio del 1940 e l'instaurazione del [[regime di Vichy]], le aggressioni antisemite accelerarono l'esodo, iniziando nel luglio 1941 e continuando fino al novembre 1942, quando Nizza fu occupata dalle truppe italiane. La popolazione nizzarda, molti dei quali erano recenti immigrati di discendenza italiana, mostrò una certa ambivalenza verso le forze di occupazione.
All'indomani dell'8 settembre 1943 Nizza fu occupata dalle forze tedesche, con un intensificarsi della resistenza nizzarda. Nizza fu anche pesantemente bombardata il 26 maggio [[1944]] da aerei americani (1.000 morti o feriti e più di 5600 persone senza fissa dimora) e subì la carestia dell'estate del 1944. Nizza fu liberata dai paracadutisti americani il 30 agosto 1944 [[Operazione Dragoon]]).
 
Nella seconda metà del XX secolo, Nizza ha goduto di un boom economico principalmente guidato dal turismo e dalle costruzioni, segnato dall'amministrazione di [[Jean Médecin]], sindaco per 33 anni dal 1928 al 1943 e dal 1947 al 1965, e del figlio [[Jacques Médecin]], sindaco per 24 anni dal 1966 al 1990 (in seguito condannato per corruzione). Negli [[anni 1960|anni sessanta]] Nizza è una delle destinazioni dei ''[[Pieds-noirs]]'', gli ex coloni francesi espulsi dall'Algeria, tra cui anche molti [[italo-algerini]], il cui arrivo modifica la composizione sociale e demografica della città. Il 16 ottobre 1979 due tsunami colpiscono la costa occidentale di Nizza, facendo tra le 8 e le 23 vittime.
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Chiesa cristiano-ortodossa realizzata nel 1912 a imitazione della [[Cattedrale di San Basilio]] di [[Mosca (Russia)|Mosca]] per servire il grande numero di nobili russi che nel XIX secolo svernavano a Nizza per sfuggire ai rigori dell'inverno.
 
;Palazzo Lascaris
Costruito nella prima metà del Seicento in stile barocco genovese, appartenuto alla famiglia Ventimiglia-Lascaris di origine levantina è stato acquisito dal comune di Nizza nel 1942 diventando in seguito uno dei più importanti spazi museali dedicato anche a mostre temporanee. Si trova nella città vecchia.
 
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== Cultura ==
 
[[File:Ste-Réparate-Nice.jpg|thumb|upright=1.0|La Cattedrale di Nizza (''Sainte-Réparate''), dalle belle forme barocche, si ispira alla [[chiesa di Santa Susanna]] di Roma]]
=== Architettura ===
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* ''[[Beato fra le donne]]'' (1970) di [[Serge Korber]]
* ''[[Effetto notte (film)|Effetto notte]]'' (1973) di [[François Truffaut]]
* ''[[Il giorno dello sciacallo (film)|Il giorno dello sciacallo]]'' (1973) di [[Fred Zinnemann]]. In una sequenza si vede l'Hotel Negresco (già utilizzato da Hitchcock per ''[[Caccia al ladro]]'').
* ''[[Under The Cherry Moon]]'' (film) (1986) film musicale di [[Prince]].
* ''[[The Transporter]]'' (2002) è, nella parte iniziale, girato in Costa Azzurra.
* ''[[Ronin (film)|Ronin]]'' di [[John Frankenheimer]] (1998)
* ''[[Magic in the Moonlight]]'' (2014) di [[Woody Allen]]. Una sequenza è girata al teatro dell'Opera di Nizza.
* ''[[Absolutely fabulous]]'' (2016)
 
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== Galleria d'immagini ==
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Immagine:Nice foreshore.jpg|Panorama di Nizza
Immagine:NizzaPromenadeDesAnglais.JPG|Promenade des Anglais
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{{interprogetto}}
{{Interprogetto/notizia|Francia: camion contro la folla}}
 
 
{{Dipartimento Alpi Marittime}}