Caldaia (riscaldamento): differenze tra le versioni

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{{F|oggetti|gennaio 2014}}
Una '''caldaia''', in un [[impianto di riscaldamento]], è l'apparecchiatura che realizza il passaggio di [[calore]], per mezzo di combustione, ada un [[liquido]] senza che avvenga la sua [[ebollizione]], con lo scopo poi di distribuirlo opportunamente ada un ambiente tramite l'impianto stesso.
 
[[File:Cornish boiler, end-section (Heat Engines, 1913).jpg|thumb|Sezione di un generatore di vapore "Cornovaglia"]]
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Tali dispositivi sono detti [[bruciatore|bruciatori]].
 
Oggigiorno la maggior parte dei bruciatori e della caldaie domestiche funzionano a gas metano. Il gasolio ede i combustibili solidi sono banditi, tramite la restrizione dei parametri della combustione "Rendimento" ede "NOx", in molte regioni italiane.
 
==Costruzione==
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==Classificazione==
[[File:2006-02-15 Piping.jpg|thumb|upright=1.3|Luogo attrezzato adper ospitare le caldaie]]
Come visto, si possono classificare le caldaie secondo:
* il tipo di riscaldamento (esterno/interno);
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* la pressione massima di esercizio
* la produzione massima oraria di vapore
* il tipo di combustibile (gas metano, GPL, gasolio, biomassa)
Si possono inoltre classificare per:
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===Caldaie murali===
[[File:Caldaia Murale.jpg|thumb|Caldaia murale per uso domestico]]
Sono generalmente realizzate con uno scambiatore in acciaio e consentono la necessaria compattezza dimensionale; gli scambiatori in questi tipi di caldaia sono in [[acciaio]] austenitico, atto a resistere alle temperature di fiamma ede alla corrosione legata al processo di combustione. Questo tipo di generatore di calore è, in alcuni casi, dotato di bollitore di ridotte dimensioni per la produzione di acqua calda sanitaria ede alta capacità di scambio e, in altri casi, di scambiatore sanitario a scambio rapido, a forma di bollitore a serpentina di piccole dimensioni, detto ''boilerino'' o [[scambiatore a piastre]] (produzione di acqua calda di tipo istantaneo).
Le caldaie murali si suddividono in tre tipi:
* Tipo '''A''': a camera aperta ''senza canna fumaria'': non è più a norma, doveva essere collocata in spazi aperti;
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* Tipo '''C''': a camera chiusa con canna fumaria a tiraggio forzato: poiché è stagna l'aria comburente viene prelevata dall'esterno attraverso una tubazione, può quindi essere collocata in qualsiasi locale eccetto l'autorimessa, purché ventilato (al fine di prevenire concentrazioni di gas a seguito di perdite dalle giunzioni);
 
Anche per effetto della normativa vigente (DPRD.P.R. n. 74/2013, [[Legge 10/91|Legge n. 10/91]]), tendente anche a garantire la sicurezza relativamente allo scarico dei prodotti di combustione, il mercato italiano si è andato evolvendo verso l'installazione di caldaie a camera stagna a tiraggio forzato. In questa caldaia la combustione avviene in una camera chiusa (stagna) rispetto all'ambiente circostante, ciò comporta la necessità di prelevare aria comburente dall'esterno tramite apposite condotte, con conseguente necessità di dotare la caldaia stessa di un elettroventilatore con funzione di prelievo dell'aria esterna e per forzare (tiraggio forzato) l'espulsione dei prodotti di combustione verso il camino che li disperde.
Se da un lato quest'ultimo tipo di caldaia garantisce la sicurezza rispetto al travaso di gas di combustione all'interno degli ambienti, dall'altro fa insorgere problematiche legate allo scarico dei prodotti della combustione ede alle relative condotte di fumisteria, che risultano in pressione e che devono garantire (anche nel tempo) la tenuta.
Le caldaie murali possono essere per installazione interna o per installazione esterna in appositi armadi di contenimento.
 
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Questo tipo di caldaia, assai più ingombrante rispetto alla precedente, è generalmente dotata di bollitore ad alta capacità, che richiede per la sua collocazione i necessari spazi; può essere del tipo a camera aperta o a camera stagna. Generalmente le caldaie a camera aperta vengono installate in un locale adibito a centrale termica, mentre nel caso di collocazione all'interno dell'unità abitativa per effetto della normativa di sicurezza vigente si provvede all'installazione di caldaie a camera stagna.
La superiore capacità del bollitore garantisce una maggiore possibilità di utilizzo contemporaneo di più punti di prelievo di acqua calda sanitaria.
Lo scambiatore di questo tipo di caldaia può essere in acciaio, in lega di alluminio o alluminio-silicio (es. nelle caldaie murali) o ada elementi di [[ghisa]].
Per il funzionamento a combustibile liquido (gasolio) o solido (legno o [[pellet (combustibile)|pellet]]), data la conformazione diversa della camera di combustione, la struttura è generalmente realizzata in acciaio con bollitore incorporato o meno, in funzione delle esigenze dello stabile.
Per il civile (salvo usi particolari), le caldaie sono generalmente a tubi di scarico con temperature di funzionamento inferiori a 100 °C.
Il mercato negli ultimi anni ha subito una brusca accelerata, sia per effetto delle normative di sicurezza e risparmio energetico, sia per una evoluzione tecnologica relativa al controllo della combustione ede alla termoregolazione. Le soluzioni che offre il mercato sono le più disparate. Si tratta in questo caso di adottare la migliore tecnologia in funzione degli ambienti da riscaldare, degli spazi a disposizione, del tipo di distribuzione e della tipologia di impianto che si intende realizzare.
 
===Caldaia a fiamma inversa===
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Le caldaie a legna a fiamma inversa sono di tre tipi:
* ad aspirazione atmosferica senza elettroventilatore;
* soffiate, ossia con ventilatore che lavora "in spinta" sui fumi;
* aspirate, cioè con elettroventilatore che lavora in aspirazione dei fumi.
In quest'ultimo caso, a caldaia in esercizio e con elettroventilatore acceso anche aprendo lo sportello non esce fumo.
 
Uno dei suoi vantaggi è che vi si può riempire tutto il focolare di legna, senza che venga bruciata tutta insieme. Man mano che la legna viene consumata dal fuoco, scende verso il basso. Una carica di legna viene consumata in alcune ore ed è opportuno accumularne il calore prodotto in un proporzionato [[accumulatore termico]] inerziale (cosiddetto "[[puffer]]"), anche perché per tutelare l'integrità delle caldaie a legna da condense ede incrostazioni corrosive è fondamentale consumare la carica della legna senza soste; altra importante funzione dell'accumulatore termico inerziale è quella di rilasciare calore all'impianto di riscaldamento ada intermittenza e ada una temperatura più bassa di quella di lavoro della caldaia a legna, che è superiore ai 70 °C. Lo scambio di calore in queste caldaie è di solito molto efficiente perché sono equipaggiate di vari dispositivi, tra cui regolatori di tiraggio termomeccanici, apparato di controllo della temperatura fumi elettronico, ecc.
 
== Rischi ==
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I rischi solitamente associati alle caldaie/bollitori di acqua a tiraggio naturale sono i rischi da ostruzione della canna fumaria. Quando il tiraggio della suddetta canna venga meno, edper esempio a causa di nidificazione sulla zona posta all'uscita dei fumi da parte di volatili, il condotto accumulerà pressione fino a scaricarla nell'ambiente in cui è installato il generatore, causando intossicazione da monossido di carbonio (CO) alle persone che sostino nei pressi del generatore. Esistono termostati posti sullo scarico fumi, che intervengono nel caso in cui vi sia rigurgito dei prodotti della combustione e quindi innalzamento della temperatura allo scarico spegnendo il bruciatore.
 
I rischi associati a caldaie a tiraggio forzato, con bruciatore atmosferico o premiscelato, derivano invece solitamente da mancanza di manutenzione. In particolar modo le recenti caldaie a condensazione adper uso domestico richiedono una scrupolosa manutenzione annuale. Nel caso estremo in cui un bruciatore non venga aperto per più anni, la guarnizione flangia che separa la camera stagna dall'interno del bruciatore può cedere (a causa del calore) lasciando fuoriuscire i prodotti della combustione o addirittura le fiamme che andranno a danneggiare gravemente l'apparecchio. E'È assai difficile che una situazione del genere possa degenerare in un incendio, in quanto le prime "vittime" del fuoco all'interno della camera stagna sarebbero i cablaggi che collegano alla scheda principale gli organi di regolazione e sicurezza. Mancando anche solo uno di questi collegamenti, l'elettrovalvola di adduzione gas sarebbe istantaneamente chiusa. E'È pertanto assolutamente sconsigliabile far passare un intervallo di tempo superiore ai 12 mesi tra una manutenzione ordinaria ede un 'altra.
 
==Note==