Gio Ponti: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Biobot (discussione | contributi)
m fixTmpl
Riga 30:
Negli [[Anni 1920|anni venti]], avviò la sua attività di designer all'industria ceramica [[Richard Ginori]], rielaborando complessivamente la strategia di disegno industriale della società; con le sue ceramiche, vinse il "Grand Prix" all'[[Esposizione internazionale di arti decorative e industriali moderne]] di [[Parigi]] del [[1925]]<ref>{{Cita web|url=http://www.gioponti.org/en/archives/1920-decade/dd_32985_5858/villa-bouilhet-l-ange-volant-garches-paris-france|titolo=Villa Bouilhet "L' ange volant" Garches, Paris, France - Giò Ponti|autore=Gruppo 36 Sartoria Digitale dal 1999|sito=www.gioponti.org|accesso=1º marzo 2017}}</ref>. In quegli anni, la sua produzione fu improntata più ai temi classici, mostrandosi più vicino al movimento [[Novecento (movimento artistico)|Novecento]], esponente del razionalismo<ref name="ref_A">{{Cita pubblicazione|autore=RCS Periodici|titolo=L'europeo|rivista=L'europeo|numero=6}}</ref>. Sempre negli stessi anni iniziò anche la sua attività editoriale: nel [[1928]] fondò la rivista ''[[Domus (periodico)|Domus]]'', testata che diresse fino alla sua morte, eccetto che nel periodo 1941-1948 in cui fu direttore di ''[[Stile (rivista)|Stile]]''<ref name="ref_A" />. Assieme a ''[[Casabella]]'', ''Domus'' rappresenterà il centro del dibattito culturale dell’[[Architettura italiana|architettura]] e del [[design italiano|design italiani]] della seconda metà del [[Novecento]]<ref>http://www.spaziodi.it/magazine/n0704/vdb.asp?tag=CERAMICA&id=2297</ref>.
[[File:Giò ponti per richard ginori, servizio da caffè barbara, 1930 circa (genova, wolfsoniana) 02.jpg|thumb|left|Servizio da caffè disegnato da Ponti per [[Richard Ginori]] nel [[1930]]]]
L'attività di Ponti negli [[Anni 1930|anni trenta]] si estese all'organizzazione della [[V Triennale di Milano]] ([[1933]]) e alla realizzazione di scene e costumi per il [[Teatro alla Scala]]<ref>http://www.newthingsdesign.it/it/tag-prodotto/gio-ponti/</ref>. Partecipò all'Associazione del Disegno Industriale (ADI) e fu tra i sostenitori del [[Premio Compasso d'oro]], promosso dai magazzini [[La Rinascente]]<ref>http://venividivici.us/it/design/gio-ponti-artista-eclettico</ref>. Ricevette tra l'altro numerosi premi sia nazionali che internazionali, diventando infine professore di ruolo alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano nel [[1936]], cattedra che manterrà sino al 1961{{cn}}.
Nel 1934 l'[[Accademia d'Italia]] gli conferì il "[[premio Mussolini]]" per le arti<ref>''Enciclopedia pratica Bompiani'', Milano, 1938, vol. I, pag. 492</ref>.
 
 
Nel [[1937]] incaricò [[Giuseppe Cesetti]] di eseguire un pavimento in ceramica di vaste dimensioni, esposto alla [[Expo 1937|Mostra Universale di Parigi]], in una sala dove ci sono anche le opere di [[Gino Severini]] e [[Massimo Campigli]].