Guida d'onda: differenze tra le versioni

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Nel campo delle [[spettro visibile|frequenze ottiche]], una guida d'onda è spesso realizzata con una guida completamente dielettrica. Questa è costituita da un innalzamento locale dell'[[indice di rifrazione]] in un materiale trasparente alla lunghezza d'onda che si vuole trasportare. Questo fenomeno permette di confinare la luce attraverso la riflessione totale interna. Nel caso delle [[fibra ottica|fibre ottiche]], l'innalzamento dell'indice è realizzato [[drogaggio|drogando]] opportunamente il centro o ''core'' della fibra durante il processo stesso di fabbricazione. In questo modo, è possibile ottenere fibre aventi caratteristiche abbastanza varie relativamente agli usi necessari. Per le esigenze di [[illuminazione]] e trasporto dell'[[informazione]] su corta e cortissima distanza sono utilizzate delle fibre in plastica, per le telecomunicazioni a lunga distanza si utilizzano delle fibre in [[silice]]. Ad una lunghezza d'onda di 1550[[nanometro|nm]], la [[attenuazione]] tipica di una fibra monomodale in silice si aggira intorno a 0,2 dB al chilometro. Questo vuole dire che la potenza del segnale si attenua di 10 volte su una tratta di 50 km{{Citazione necessaria}}. Queste ottime caratteristiche hanno reso possibile le attuali [[reti di telecomunicazione]] ad alta [[velocità di trasmissione]] e bassa attenuazione.
[[File:Falowod_linia_pomiarowa.jpg|thumb|upright=1.2|Guida d'onda in [[laboratorio]]]]
 
In [[ottica]] integrata, la guida d'onda rappresenta l'elemento di base che viene combinato per ottenere funzioni più complesse. Esistono diverse tecnologie che si differenziano principalmente in base al substrato utilizzato ed alla tecnica usata per ottenere l'innalzamento locale di indice di rifrazione. Fra di esse, ricordiamo le tecniche mutuate direttamente dalla microelettronica che usano in qualche modo come substrato il silicio (perfettamente trasparente nell'infrarosso), oppure i semiconduttori III-V come l'arseniuro di gallio, particolarmente interessanti per le proprietà optoelettroniche. Ricordiamo anche le tecnologie di scambio protonico e in-diffusione su niobato di litio usate per le proprietà elettroottiche di quest'ultimo e quelle di scambio ionico su vetro, apprezzabili per la qualità delle guide realizzate per la compatibilità con le fibre ottiche in silice.