Giuseppe Graviano: differenze tra le versioni

Giuseppe Graviano è il terzo per età dei quattro [[famiglia Graviano|fratelli Graviano]]. Affiliato alla [[Famiglia (mafia)|Famiglia]] di [[Brancaccio (Palermo)|Brancaccio]] insieme al fratello maggiore [[Filippo Graviano|Filippo]], nel [[1990]] divenne reggente del [[Mandamento (mafia)|mandamento]] di [[Brancaccio-Ciaculli]] insieme al fratello, sostituendo il ''boss'' [[Giuseppe Lucchese]] che era stato arrestato. I fratelli Graviano ebbero un ruolo importante nell'organizzazione delle [[Bombe del 1992-1993|stragi del 1993]] a [[Firenze]], [[Milano]] e [[Roma]]<ref>[http://www.sisde.it/sito/Supplemento.nsf/ServNavig/49 La strategia terroristico-mafiosa connessa con gli attentati del 1993 in Italia], sisde.it</ref> e nell'omicidio di don [[Pino Puglisi]]<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2003/03/02/quando-la-mafi-uccide-un-pret.html Quando la mafia uccide un prete], la Repubblica</ref>. I due vennero arrestati il 27 gennaio [[1994]] a [[Milano]]<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/02/07/il-re-di-san-siro-conosceva-boss.html Giuseppe e Filippo Graviano vennero catturati il 27 gennaio 1994 a Milano. Erano in un ristorante], La Repubblica</ref>. Sta scontando la pena all'ergastolo presso la casa circondariale di Terni; è stato accusato da vari pentiti di essere stato lui ad azionare il telecomando dell'autobomba che uccise il giudice [[Paolo Borsellino]] e gli agenti della scorta [[Agostino Catalano]], [[Walter Eddie Cosina]][[Vincenzo Li Muli|, Vincenzo Li Muli]], [[Emanuela Loi]], [[Claudio Traina]].<ref>{{Cita pubblicazione|nome=R.|cognome=Weil|data=1980-09-01|titolo=Corrosion testing of urea-formaldehyde foam insulating material|editore=Office of Scientific and Technical Information (OSTI)|accesso=2020-02-07|url=http://dx.doi.org/10.2172/5056518|nome2=A.|cognome2=Graviano|nome3=K.|cognome3=Sheppard}}</ref>