Matrilinearità: differenze tra le versioni

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Il termine '''matrilinearità''' indica un sistema sociale in cui [[titolo (persona)|la proprietà dei]] beni e altri oggetti sociali dell'uomo vengono trasmessi ai figli delle sue sorelle<ref name="worldcat.org">{{Cita libro|nome=Barnard,|cognome=Alan.|titolo=Storia del pensiero antropologico|url=https://www.worldcat.org/oclc/849119876|data=2001|editore=Il Mulino|p=49|OCLC=849119876|ISBN=9788815086679}}</ref>. McLennan (1865) ipotizzava delle società antiche [[Poliandria|poliandriche]]. L'impossibilità di determinare il padre del bambino portò al calcolo delle generazioni con una discendenza matrilineare<ref name="worldcat.org" />.
 
Una ''linea materna'' è una [[linea di discendenzdiscendenza]] da un [[Genealogia|antenato]] [[femminile]] a un [[Discendenza|discendente]] (di entrambi i [[sesso (biologia)|sessi]]) nel quale gli individui delle generazioni intermedie sono tutti di sesso femminile. In un sistema di [[discendenza]] matrilineare (= discendenza uterina), un individuo è considerato appartenere allo stesso gruppo di discendenza della propria madre. Questo in contrasto con il percorso più comune della [[discendenza patrilineare]].
 
Gli antenati '''uterini''' di un individuo sono gli antenati di sesso femminile di quella persona, ovvero una matrilinea che va dall'antenato femmina fino all'individuo.