Ce Acatl Topiltzin: differenze tra le versioni

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Assunse il comando dei Toltechi e li fece migrare a Tollan. Regnò in pace e prosperità, contribuendo al concetto dei civiltà tolteca. Era generalmente considerato un dio in terra dai suoi seguaci, con poteri simili a quelli del [[Quetzalcoatl|suo omonimo]]. Secondo la leggenda, il destino accettato del dio fu quello di essersi spostato a [[Tlillan-Tlapallan|Tlapallan]] dove morì o rimase per sempre.
 
Cancellò le antiche tradizioni, e durante il suo regno non furono effettuati sacrifici umani. Secondo le varie traduzioni amò così tanto il proprio popolo da pretendere che rispettasse le antiche richieste degli dei. Fece in modo che i Toltechi offrissero loro in sacrificio serpenti, uccelli ed altri animali, ma non uomini. Per espiare i precedenti peccati del suo popolo, e per ripagare il debito contratto con gli dei (creato dalla mancanza di tributi di sangue umano) creò anche il culto del serpente. Questo culto prevedeva il sanguinamento dei praticanti per saziare le necessità degli inferi. Obbligò anche i sacerdoti al celibato, e non permise intossicazoiniintossicazioni di nessun genere (considerandoli i due principali peccati commessi dai 400 Mixcohua originali). Questi editti e la sua personale purezza di spirito fecero in modo che Topiltzin [[Quetzalcoatl]] fosse amato dai propri vassalivassalli e riverito per generazioni. La figura del re sacerdote divenne tanto importante che i successivi re vantavano una discendenza diretta da Topiltzin Quetzalcoatl per poter legittimare le proprie monarchie.
 
Una volta abbandonata Tollan, il nome fu utilizzato da altre persone importanti per mantenere una linea di successione, e dai [[Mexica]] per poter più facilmente comandare i Toltechi.
 
Secondo il [[Codice fiorentino]], scritto sotto la direzione del missionario francescano [[Bernardino de Sahagún]], gli [[Aztechi]] avevano una leggenda secondo la quale [[Quetzalcoatl]] sarebbe un giorno tornato, e per questo motivo l'imperatore [[Montezuma]] confuse [[Hernán Cortés]] con Quetzalcoatl. Anche altre persone sostennero l'idea che i [[nativi americani]] credevano che i [[conquistador]] fossero dei, e soprattutto gli storici francescani quali fra' Geronimo Mendieta.<ref>Martínez 1980</ref> Alcuni francescani del tempo seguivano culti [[Millenarismo|millenari]]<ref>Phelan, 1956</ref>, ed il fatto che secondo i nativi i conquistatori spagnoli fossero dei era un'idea che si sposava bene con questa [[teologia]]. Anche Bernardino de Sahagún, che scrisse il codiceCodice fiorentino, era francescano.
 
Alcuni studiosi credono tuttora che la caduta dell'[[impero azteco]] sia stata in parte dovuta all'errore di MoctezumaMontezuma, ma altri studiosi considerano il "mito di Quetzalcoatl/Cortés" come una delle tante leggende sulla conquista spagnola che nacquero nel periodo immediatamente successivo alla conquista.
 
===Retaggio di Topiltzin===
Le varie storie si concludono con Topiltzin che viaggia per tutta la [[Mesoamerica]], fondando piccole comunità. Gli [[Aztechi]] credevano che la ricerca di Topiltzin del suo sacro luogo di riposo lo abbia portato oltre il mare verso est, da cui promise di fare ritorno un giorno e riprendere il controllo di [[Cholula]]<ref>Chimalpahin, Motolinia, Ixtlilxochitl, Codice Rios</ref>. Secondo altre fonti Topiltzin Quetzalcoatl non sarebbe mai più tornato, ma avrebbe mandato rappresentanti ad avvisare o giudicare coloro che abitavano quelle terre.<ref>Las Casas, Mendieta, Veytia</ref> I [[tlatoani]] [[aztechi]] utilizzarono il mito del grande fondatore di Tollan per legittimare la propria sete di potere. Affermavano che, quali diretti discendenti del re-sacerdote, avevano il diritto ed il dovere di possedere quel luogo fino al ritorno di Topiltzin. Il mito ebbe un ultimo effetto sull'impero azteco. Razionalizzarono i sacrifici di massa che stavano già destablizzandodestabilizzando l'impero quando arrivarono i primi spagnoli. Le storie di Topiltzin accelerarono il collasso della nazione azteca per pura coincidenza, dato che le scambiarono per l'arrivo dei primi spagnoli. Gli Aztechi potrebbero aver davvero creduto di vedere il ritorno del famoso sacerdote quando [[Hernán Cortés]] sbarcò nel 1519. Egli arrivava da oltre il mare ad est, indossava un'armatura brillante (proprio come [[Quetzalcoatl]] viene spesso raffigurato) ed era accompagnato da quattro uomini (forse confusi con i quattro progenitori dei popoli mesoamericani che sopravvissero al massacro prima di giungere sulla terra, o ai messaggeri di Topiltzin). L'arrivo degli spagnoli spaventò la classe regnante. Temevano di essere smascherati come truffatori e, quindi, di perdere il comando a favore di Topiltzin. Al contrario gli Aztechi oppressi, tassati ed obbligati a combattere [[Guerra dei fiori|le guerre]] al fine di ottenere uomini sacrificabili, speravano nella nascita di una nuova era di pace ed illuminismo.<ref>Carrasco 2000:145-152</ref> Alla fine i regnanti Aztechi persero il loro status, ma il popolo non fu liberato dall'oppressione.
 
Quando gli spagnoli conquistarono la [[Mesoamerica]] distrussero innumerevoli opere riguardanti o precedenti agli Aztechi. La storia di Topiltzin Quetzalcoatl fu quasi completamente distrutta quando i conquistador obbligarono a nascondere le poche cose rimaste. Solo da poco tempo sono disponibili nuove traduzioni riguardanti Topiltzin. Sfortunatamente si tratta solo di una parte dell'intera storia. Molte informazioni variano da regione a regione, e sono cambiate nel sorso del tempo (come spesso capita ai miti). Mentre la storia originale potrebbe essere persa per sempre a causa delle ingiurie del tempo, le informazioni rimaste ci permettono di comporre una versione multi-culturale della vita di Topiltzin Quetzalcoatl che permette di far luce sulla persona e sul mito.