Villa dei Papiri: differenze tra le versioni

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Ritrovata per caso durante la costruzione di un pozzo<ref name="hercu">{{cita web|url=http://www.herculaneum.net/Villa%20dei%20Papiri%20sito.htm|titolo=La ricostruzione di Villa dei Papiri|accesso=17 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140223012209/http://www.herculaneum.net/Villa%20dei%20Papiri%20sito.htm|dataarchivio=23 febbraio 2014|urlmorto=sì}}</ref>, le prime [[Scavo (archeologia)|indagini]], tramite cunicoli, partirono nel 1750 sotto la direzione di [[Roque Joaquín de Alcubierre]], presto affiancato da [[Karl Jakob Weber|Karl Weber]]: fu quest'ultimo a realizzare le uniche piante dell'edificio, di cui una redatta nel 1751, la quale riportava la zona del belvedere, ed un'altra nel 1754, poi rivista nel 1764, dove, con notevole precisione, venivano illustrati tutti gli ambienti esplorati, i cunicoli realizzati, le indagini ed i reperti ritrovati<ref>{{Cita|Guidobaldi|p. 2-3|Guidobaldi, 2003}}.</ref>; fu proprio su quest'ultima pianta che [[Jean Paul Getty]] costruì a [[Malibù]] una [[Getty Villa|riproduzione della villa]], a grandezza naturale, utilizzata prima come abitazione privata e poi come [[Getty Museum|museo]] a lui dedicato<ref name="p3"/>. La prima fase di scavi si concluse nel 1761, riportando alla luce non solo affreschi e pavimenti, ma anche un gran numero di statue e circa [[Papiri di Ercolano|duemila rotoli di papiri]], precisamente rinvenuti il 19 ottobre 1752<ref name="p262"/>; un'ulteriore, breve, campagna di indagini si ebbe tra il 1764 ed il 1765 con la partecipazione di Francisco la Vega e Camillo Paderni<ref name="CIR"/>: in seguito, a causa delle esalazioni tossiche di [[mofete]], vennero chiusi tutti i pozzi di aerazione ed i cunicoli<ref name="p2"/>.
 
Le indagini della Villa dei Papiri ripresero nel 1980 quando venne nuovamente localizzata<ref name="p3"/>, seguendo anche le antiche piante borboniche, mentre le operazioni di scavo a cielo aperto iniziarono nel 1985; un'altra fase di scavo si ebbe tra il 1996 ed il 1998<ref name="p1">{{Cita|Guidobaldi|p. 1|Guidobaldi, 2003}}.</ref>, mentre dal 2002 fu messa in opera un'azione di bonifica tramite l'utilizzo di pompe idrovore, per tenere costantemente all'asciutto la parte esplorata: gli ambienti visibili si limitano all'atrio, alla ''basis villae'' ed alcune stanze di un livello inferiore<ref name="p1"/>:).
 
== Descrizione ==