Aurora polare: differenze tra le versioni

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[[File:Polarlicht 2.jpg|thumb|Aurora boreale sul ''Bear Lake'' (Lago degli Orsi) in [[Alaska]]]]
[[File:Aurora Borealis Salangen1.jpg|thumb|Un'aurora boreale a [[Salangen]], in [[Norvegia]]]]
L'<nowiki/>'''aurora polare''', spesso denominata '''aurora boreale''' o '''australe''' a seconda che si verifichi rispettivamente nell'[[emisfero]] nord o sud, è un fenomeno [[Ottica|ottico]] dell'[[atmosfera terrestre]], caratterizzato principalmente da bande luminose di un'ampia gamma di forme e colori rapidamente mutevoli nel tempo e nello spazio, tipicamente di [[colore]] rosso-verde-azzurro, detti ''archi aurorali''. E' causato dall'interazione di particelle cariche ([[protoni]] ed [[elettroni]]) di origine [[Sole|solare]] ([[vento solare]]) con la [[ionosfera]] terrestre (atmosfera tra i {{Val|100|–|500|ul=km}}) tali particelle eccitano gli [[atomo|atomi]] dell'atmosfera che diseccitandosi in seguito emettono [[luce]] di varie [[Lunghezza d'onda|lunghezze d'onda]].
 
Il fenomeno è causato dall'interazione di particelle cariche ([[protoni]] ed [[elettroni]]) di origine [[Sole|solare]] ([[vento solare]]) con la [[ionosfera]] terrestre (atmosfera tra i {{Val|100|–|500|ul=km}}) tali particelle eccitano gli [[atomo|atomi]] dell'atmosfera che diseccitandosi in seguito emettono [[luce]] di varie [[Lunghezza d'onda|lunghezze d'onda]]. A causa della geometria del [[Campo geomagnetico|campo magnetico terrestre]], le aurore sono visibili in due ristrette fasce attorno ai [[Polo magnetico (astronomia)|poli magnetici]] della [[Terra]], dette ''ovali aurorali''. Le aurore visibili ad occhio nudo sono prodotte dagli [[Elettrone|elettroni]], mentre quelle di [[Protone|protoni]] possono essere osservate solo con l'ausilio di particolari strumenti, sia da terra sia dallo spazio. Spesso l'aurora polare è visibile anche in zone meno vicine ai poli, come la [[Scozia]], o molte zone della [[penisola scandinava]]. Le aurore sono più intense e frequenti durante periodi di intensa [[attività solare]], periodi in cui il [[campo magnetico interplanetario]] può presentare notevoli variazioni in intensità e direzione, aumentando la possibilità di un accoppiamento ([[riconnessione magnetica]]) con il campo magnetico terrestre.
 
Spesso l'aurora polare è visibile anche in zone meno vicine ai poli, come la [[Scozia]], o molte zone della [[penisola scandinava]].
 
Le aurore sono più intense e frequenti durante periodi di intensa [[attività solare]], periodi in cui il [[campo magnetico interplanetario]] può presentare notevoli variazioni in intensità e direzione, aumentando la possibilità di un accoppiamento ([[riconnessione magnetica]]) con il campo magnetico terrestre.
 
== Cenni storici ==
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In [[Italia]] la visibilità delle aurore boreali è abbastanza rara, ma nella notte tra il [[17 novembre|17]] ed il [[18 novembre]] [[1848]] il fenomeno fu talmente intenso ed esteso da essere visibile anche a basse latitudini. A [[Napoli]] fu osservato dagli astronomi dell'[[Osservatorio astronomico di Capodimonte|Osservatorio Astronomico di Capodimonte]] e da Mario Patrelli, direttore dell'Osservatorio di Marina; inoltre il pittore [[Salvatore Fergola]] realizzò due dipinti proprio dall'Osservatorio di Capodimonte. A [[Roma]] il fenomeno ebbe grande eco, come testimonia l’articolo pubblicato sulla rivista “L’album” che descrive in dettaglio l’evento astronomico e la sorpresa dei romani<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Ileana Chinnici|anno=2018|titolo=L’aurora boreale osservata a Napoli|rivista=Tra cielo e Terra: L’avventura scientifica di Angelo Secchi|editore=Comitato Nazionale per il Bicentenario della Nascita di Angelo Secchi|volume=|numero=|url=https://tracieloeterra.bicentenarioangelosecchi.it/lavita/exile/stonyhurst-ministers-journal-1847-1848/laurora-boreale-osservata-a-napoli|autore2=Mauro Gargano}}</ref>
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== Descrizione ==
=== Aspetto ===
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[[File:François Biard - Magdalena Bay, vue prise de la presqu'île des Tombeaux, au nord du Spitzberg.jpg|thumb|[[François-Auguste Biard]], ''[[Magdalenefjorden]] a nord dello [[Spitzbergen]]. Effetto Aurora Boreale'', 1840, [[Louvre]]]]
 
== Origine o provenienzaCause ==
{{vedi anche|Attività solare}}
[[File:Aurora australis 20050911.jpg|thumb|Aurora australe (il polo sud al centro) ripresa l'11 settembre 2005 dal satellite Image della NASA.]]