Omeostasi: differenze tra le versioni

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L''''omeostasi''' (dal [[Lingua greca antica|greco]] omeo- e -stasi, "simile posizione"; la pronuncia scientifica preferibile è “omeòstasi”, anche se la variante etimologica “omeostàsi” è corretta) è la tendenza naturale al raggiungimento di una relativa stabilità, sia delle proprietà chimico-fisiche interne che comportamentali, che accomuna tutti gli organismi viventi, per i quali tale regime dinamico deve mantenersi nel tempo, anche al variare delle condizioni esterne, attraverso precisi meccanismi autoregolatori. Per estensione, il termine indica anche la capacità di alcuni sistemi elettromeccanici o informatici di mantenere i propri valori di funzionamento all'interno di un intervallo dinamico, attraverso processi di auto-regolazione.
 
In molti [[biologia|processi biologici]], l'omeostasi mantiene la concentrazione chimica di ioni e molecole, e permette alla cellula di sopravvivere; in [[fisica]], l'omeostasi permette di regolare altri parametri quali [[temperatura]] o [[energia]]. Di solito questo termine viene usato in biochimica, per indicare l'equilibrio di una composizione chimica ottimale tra liquidi diversi e separati da membrane, ad esempio le membrane cellulari. Un esempio classico è la separazione tra plasma sanguigno, liquido interstiziale e liquido intracellulare.