Oscar Bronner: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Oscar Bronner è nato nel [[1943]] a [[Haifa]], primo figlio di quello che poi diverrà artista di cabaret [[Gerhard Bronner]].
 
Gerhard Bronner era fuggito da solo in [[Palestina]] nel 1938 dopo L' "[[Anschluss]]" dell'[[Austria]], da adolescente, da quando suo padre e suo fratello furono internati. Nel [[1948]] ritornò in nave e fece pratica a [[Vienna]] con padre, ritornato dal internamento. Già da bambino conobbe [[Helmut Qualtinger]], che lavorava con suo padre, e che di tanto in tanto soggiornava nel alloggio di Oscar nell'appartamento di [[Passauer Platz]] nel centro storico.<ref name=":0">''„Am Schluss hatte ich Feuer gefangen“'', Gespräch von Florian Klenk und [[Armin Thurnher]] mit Oscar Bronner in der Wochenzeitung ''Falter'', Wien, Nr. 40 del 2 ottobre 2008, pp. 27 f.</ref>
 
Oscar Bronner ha lavorato come tecnico luci e [[assistente alla regia]] nel teatro di suo padre, come volontario per l'[[Arbeiter Zeitung|Arbeiter-Zeitung]] e per il tabloid ''Express''. Frequentò il ''Café Hawelka'', dove conobbe [[Karel Schwarzenberg|Karl Schwarzenberg]] e [[Kurt Moldovan]].<ref name=":0" /> Tra i suoi argomenti giornalistici vi furono Novak ("[[Dispatcher of Death]]" di Eichmann) e [[Nazionalsocialismo|giudici nazisti]], che fecero la loro carriera in [[Austria]] dopo il [[1945]]. Per un breve periodo, Oscar Bronner ha gestito un'agenzia pubblicitaria.
 
=== Editore e pittore ===
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