Prammatica Sanzione: differenze tra le versioni

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Nel tardo [[Impero romano]], la '''Prammatica Sanzione''' (''Pragmatica Sanctio'', in [[lingua latina|latino]]) era una [[costituzione imperiale]] che affrontava temi di particolare rilevanza ed interesse generale la quale, promulgata su richiesta di un alto funzionario, entrava in vigore appena pubblicata. Nel periodo antico, la più conosciuta è quella emessa al termine della [[guerra gotica (535-553)|guerra gotica]] dall'[[imperatori bizantini|imperatore]] [[Giustiniano I il Grande]] su richiesta di [[papa Vigilio]] per sancire il ritorno dell'Italia sotto il dominio diretto dell'impero (Cfr. [[Esarcato d'Italia]]). Nel [[Medioevo]] e fino all'[[XIX secolo|Ottocento]], lo stesso termine designava una disposizione di carattere generale, emanata dall'[[Sacro Romano Impero|Imperatore]] del [[Sacro Romano Impero]].
 
Nel [[Medioevo]] e fino all'[[Ottocento]], lo stesso termine designava una disposizione di carattere generale, emanata dall'[[Sacro Romano Impero|Imperatore]] del [[Sacro Romano Impero]].
 
==Principali Prammatiche Sanzioni==
* La '''Pragmatica sanctio pro petitione Vigilii''', emanata dall'[[Impero Romano d'Orientebizantino|Imperatore]] [[Giustiniano I]] nel [[554]], con la quale il sovrano estendeva la codificazione ([[Corpus Iurisiuris Civiliscivilis]]) dell'Impero all'[[Italia]], dopo la conquista della penisola ai [[Goti]] ([[Guerra gotica (535-553)|guerra gotica]]). L'editto venne emanato "su richiesta di papa Vigilio": tale affermazione, che ricorreva all'apocrifo riferimento a [[papa Vigilio]] (allora prigioniero a [[Costantinopoli]] a causa della [[Scisma tricapitolino|disputa tricapitolina]]), sfruttandone la riconosciuta autorità, era tesa a giustificare il potere bizantino in [[Italia]], che diventa una provincia dell'Impero e, nel vuoto di potere, viene sviluppandosi il potere politico del papa.
* La cosiddetta '''Prammatica Sanzione di [[Luigi IX di Francia|Luigi IX]]''', riguardante varie riforme inerenti al clero, era un falso del [[XV secolo]], retrodatato al marzo [[1269]].
* La '''[[Prammatica Sanzione di Bourges]]''' venne emanata da re [[Carlo VII di Francia|Carlo VII]] il 7 luglio [[1438]] per limitare il potere della [[Chiesa cattolica|Chiesa di Roma]] all'interno dell'organizzazione del [[clero]] francese. Con questo atto stabiliva l'elezione dei [[vescovi]] e degli [[abate|abati]] da parte del clero locale francese, che avrebbe comunque dovuto ascoltare le indicazioni del sovrano. Questo atto costituisce uno dei momenti più importanti del consolidamento del [[gallicanesimo]] nella storia francese. La Prammatica Sanzione di [[Bourges]] venne soppressa da [[Luigi XI di Francia|Luigi XI]] e ripristinata da [[Carlo VIII di Francia|Carlo VIII]] e [[Luigi XII di Francia|Luigi XII]]. Venne poi definitivamente abrogata con il [[Concordato di Bologna]] del [[1516]], firmato a [[Bologna]] da [[Antonio Duprat|Antoine Duprat]], cancelliere di [[Francesco I di Francia|Francesco I]], per conto di quest'ultimo e da [[papa Leone X]].
* La '''[[Prammatica Sanzione (1439)|Prammatica Sanzione del 1439]]''', promulgata da alcuni principi regnanti tedeschi il 26 marzo [[1439]], accettava alcuni decreti del [[Concilio di Basilea]] pur con alcune modifiche. È però da sottolineare che il termine ''Prammatica Sanzione'' per questo documento è improprio, poiché fu un atto di principi subordinati all'Imperatore e privi del beneplacito di quest'ultimo.
* La '''[[Prammatica Sanzione (1549)|Prammatica Sanzione del 1549]]''' rendeva per volontà di [[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]] il territorio delle [[Diciassette Province|diciassette provincie dei Paesi Bassi]], poste sotto il suo diretto dominio, come un'entità territoriale integrata e con statuti di autonomia rispetto all'Impero.
* La '''[[Prammatica Sanzione (1713)|Prammatica Sanzione del 1713]]''' era un documento con il quale l'imperatore [[Carlo VI d'Asburgo]] voleva estendere l'ereditarietà dei suoi territori all'interno dell'[[Sacro Romano Impero|Impero]] a sua figlia [[Maria Teresa d'AsburgoAustria|Maria Teresa]] e garantire l'elezione a imperatore del marito di lei [[Francesco I di Lorena|Francesco di Lorena/Toscana]], poiché non aveva avuto eredi maschi (l'unico figlio maschio, [[Leopoldo Giovanni d'Asburgo|Leopoldo Giovanni]], morirà nel [[1716]] a soli sette mesi) e voleva far continuare la dinastia. Perché tale legge fosse ritenuta valida, era necessario il riconoscimento di tutti gli altri [[Stato|Stati]] e ciò avvenne, dopo aspre lotte, con la [[Trattato di Aquisgrana (1748)|Pace di Aquisgrana]] del [[1748]] e garantì così la successione di [[Maria Teresa d'Asburgo|Maria Teresa]], che era diventata sovrana dei domini ereditari degli Asburgo nel [[1740]].
* La '''[[Prammatica Sanzione (1759)|Prammatica Sanzione del 1759]]''', fu promulgata da [[Carlo III di Spagna]] per ordinare la successione dei regni di Spagna, Napoli e Sicilia (Due Sicilie) e del ducato di Parma e Piacenza.
* La '''[[Prammatica Sanzione (1830)|Prammatica Sanzione del 1830]]''', licenziata il 29 marzo [[1830]] da re [[Ferdinando VII di Spagna]], ratificava un decreto del 1789 di [[Carlo IV di Spagna]], che aveva sostituito il sistema [[legge salica|semi-salico]] stabilito da [[Filippo V di Spagna|Filippo V]] con un sistema misto di successione.
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== Voci correlate ==
* [[Carlo VI d'Asburgo]]
* [[Carlo VII di Francia|Carlo VII Valois]]
* [[Esarcato d'Italia]]
* [[Maria Teresa d'Austria]]