Castrato (musica): differenze tra le versioni

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L'operazione non era esente da rischi – a volte fatali – sia per le scarse condizioni igieniche, sia per le limitate conoscenze medico-chirurgiche. I principali rischi erano le infezioni ed il dissanguamento. Poiché la castrazione era formalmente proibita, i dati sulle operazioni sono scarsi e perciò non è facile sapere chi effettuasse l'intervento. Da un lato sappiamo che Norcia era un importante centro di castrazione<ref name=Giacomazzi/> ed allora è presumibile che operassero gli addetti alla castrazione degli animali. I pochi documenti che abbiamo si riferiscono invece ad interventi effettuati da medici e chirurghi. Oltre ai rischi per la salute dei ragazzi, l'altro rischio era che era quello che la voce non risultasse adeguata al canto: in questo caso i giovani castrati venivano avviati allo studio di uno strumento, oppure al sacerdozio<ref name=Giacomazzi/>.
 
La castrazione per fini musicali era una pratica quasi esclusivamente italiana e, secondo il [[diritto canonico]], illegale: si trattava di una mutilazione e in quanto tale punibile con la [[scomunica]]. Non è strano, quindi, che il musicografo [[Charles Burney]] non avesse successo nella ricerca dei luoghi dove si praticava l'intervento di 'miglioramento': "Indagai attraverso l'Italia in quale posto prevalentemente i ragazzi fossero scelti per cantare tramite castrazione, ma non ne potei avere un'informazione sicura. Mi venne detto a [[Milano]] che era a [[Venezia]]; a Venezia che era a [[Bologna]]; ma a Bologna negarono, e venni indirizzato a [[Firenze]]; da Firenze a [[Roma]], e da Roma venni mandato a [[Napoli]]... Si dice che vi siano botteghe a Napoli con questa insegna: ''QUI SI CASTRANO RAGAZZI''; ma io non fui in grado di vedere o di sentir parlare di alcuna di queste botteghe durante la mia permanenza in quella città"<ref>P. Scholes (a cura di), ''Dr Burney's Musical Tours in Europe'', Londra, 1959, vol. I, p. 247.</ref>. In effetti sappiamo che la maggior parte delle castrazioni avvenivano nello [[Stato Pontificio]] e nel [[Regno di Napoli]]<ref name=Giacomazzi/>.
 
Negli anni venti e trenta del XVIII secolo, al culmine della mania collettiva per queste voci, si stima che circa 4000 ragazzi venissero castrati ogni anno per servire l'arte<ref>La stima è stata tentata per la prima volta da H. Pleasants, "The Castrati", in: ''Stereo Review'', luglio 1966, p. 38.</ref>. Molti di essi erano orfanelli, o provenivano da famiglie povere edche eranofacevano vendutiverificare dai loro genitori a una istituzione ecclesiastica o aad un [[maestro di canto<ref>Incappella]] baseo alad tipoun di[[organista]] contratto stipulato,se il maestro,ragazzo unaavesse voltail chetalento l'allievoe cominciavala avoce lavorare,per guadagnavaessere suglisottoposto introiti del suo pupillo.</ref>all'operazione, nella speranza che potessero raggiungere il successo e progredire nella scala sociale (questo fu il caso, ad esempio, di [[Senesino]]). A volte era la famiglia che procedeva direttamente a far castrare il ragazzo, altre volte provvedeva il conservatorio<ref name=Giacomazzi/>. Abbiamo testimonianza dei contratti che venivano stipulati fra i genitori e il maestro di canto: in base al tipo di contratto stipulato, una volta che l'allievo cominciava a lavorare, i genitori ed il maestro si dividevano gli introiti del pupillo. Tuttavia ci sono anche casi documentati di giovani che chiesero spontaneamente di essere sottoposti all'intervento per preservare le loro voci, come ad esempio [[Caffarelli]], figlio di un contadino<ref>[[Caffarelli#La vita|Rimando all'articolo su Wikipedia riguardante le origini di Caffarelli.]]</ref>. Caffarelli era inoltre famoso per le sue eccentricità, per il carattere fortemente irascibile e per le presunte relazioni amorose con varie nobildonne; altri eunuchi, secondo [[Giacomo Casanova]], preferivano i gentiluomini di sesso maschile, nobili o meno<ref>G. Casanova, ''Memoirs'', vol. IV, cap. 10.</ref>. I moderni [[endocrinologia|endocrinologi]] ipotizzano però che le vantate prodezze sessuali dei castrati fossero più leggenda che realtà. [[Farinelli]] fu uno dei pochi castrati proveniente da famiglia agiata, amante della musica<ref name=Giacomazzi/>.
 
==L'educazione musicale==