Jean Simmons: differenze tra le versioni

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Ormai affermatasi sul grande schermo in patria, nel 1950 sposò l'attore inglese [[Stewart Granger]], con il quale apparve in numerosi film e con il quale si trasferì a [[Hollywood]]. Nella [[Mecca del cinema]] la sua ascesa fu rapida, grazie alle apparizioni in numerosi film di successo, tra cui sono da ricordare ''[[Seduzione mortale (film 1952)|Seduzione mortale]]'' (1952) di [[Otto Preminger]], ''[[Androclo e il leone (film)|Androclo e il leone]]'' (1952) di [[Chester Erskine]], dalla ''pièce'' di [[George Bernard Shaw]], ''[[L'attrice (film 1953)|L'attrice]]'' (1953) di [[George Cukor]], ''[[La tunica]]'' (1953) di [[Henry Koster]], con [[Victor Mature]] e [[Richard Burton]], ''[[La regina vergine]]'' (1953) di [[George Sidney]], con [[Stewart Granger]], ''[[Sinuhe l'egiziano (film)|Sinuhe l'egiziano]]'' (1954) di [[Michael Curtiz]], con [[Edmund Purdom]] e [[Gene Tierney]], ''[[Désirée (film)|Désirée]]'' (1954) di [[Henry Koster]], con [[Marlon Brando]], ''[[Bulli e pupe]]'' (1955) di [[Joseph L. Mankiewicz]], ancora con Brando e con [[Frank Sinatra]], ed in cui si cimentò come cantante e ottenne un [[Golden Globe]], ''[[I perversi]]'' (1955) di [[Arthur Lubin]], che nel 1956 le valse il [[David di Donatello (premio)|David di Donatello]] quale miglior attrice straniera, e ''[[Paura d'amare (film 1956)|Paura d'amare]]'' (1956) di [[Philip Dunne]], accanto a [[Guy Madison]].
 
L'attrice chiuse un intenso decennio con film importanti, quali ''[[Quattro donne aspettano]]'' (1957) di Robert Wise, ''[[Il grande paese]]'' (1958) di [[William Wyler]], ''[[La mia terra]]'' (1959) di [[Henry King]] e soprattutto ''[[Spartacus]]'' (1960), uno dei capolavori di [[Stanley Kubrick]], ove recitò accanto a [[Kirk Douglas]], [[Laurence Olivier]], [[Charles Laughton]], [[Tony Curtis]] e [[Peter Ustinov]]. Nello stesso anno la Simmons fu diretta dal suo secondo marito, il regista [[Richard Brooks]], nel dramma ''[[Il figlio di Giuda]]'' (1960), al fianco di [[Burt Lancaster]], un memorabile adattamento del romanzo di [[Sinclair Lewis]]. Recitò anche con [[Cary Grant|Cary Grant, Deborah Kerr]] e [[Robert Mitchum]] nella commedia ''[[L'erba del vicino è sempre più verde (film)|L'erba del vicino è sempre più verde]]'' (1960) di [[Stanley Donen]], rivelando in tal caso sorprendenti doti comiche. Nota soprattutto per la raffinata eleganza e la comprovata esperienza artistica, la Simmons fornì ottime prove drammatiche anche in ''[[Al di là della vita (film 1963)|Al di là della vita]]'' (1963) di Alex Segal, ''Flagrante adulterio'' (1965) di [[Ted Kotcheff]], ''[[Una donna senza volto]]'' (1966) di [[Delbert Mann]], ''[[Due stelle nella polvere]]'' (1967) di [[Arnold Laven]] e ''[[Lieto fine]]'' (1969), nuovamente diretta da Brooks e per il quale ricevette la sua seconda ''nomination'' al premio Oscar. Nel 1967 ritornatorna al genere brillante, affiancando [[Debbie Reynolds]], [[Dick Van Dyke]] e [[Van Johnson]] in ''[[Divorzio all'americana]]'' di [[Bud Yorkin]].
 
Dopo il film ''[[Il ragazzo e la quarantenne]]'' (1971) di [[Alvin Rakoff]], che non ebbe molto successo, la Simmons si orientò decisamente verso il teatro e le produzioni televisive. Portò in ''tournée'' attraverso gli Stati Uniti il ''musical'' ''[[A Little Night Music]]'', ottenendo buone recensioni dalla critica. In seguito replicò lo spettacolo a Londra dal 1975 al 1977. Ritiratasi temporaneamente dal grande schermo, nel 1983, con il ruolo di ''Fiona Cleary'' partecipò alla celebre miniserie televisiva ''[[Uccelli di rovo]]'', per la quale vinse un [[Emmy Award]]; nella stagione 1985-1986 fu inserita nel cast delle due serie di ''[[Nord e Sud (miniserie televisiva 1985)|Nord e Sud]]'', con protagonisti [[Patrick Swayze]] e [[Kirstie Alley]].
 
Nel 1988 ritornò al cinema, dopo vari anni d'assenza, con il film ''[[L'irlandese]]'' di [[Robert Knights]], recitando accanto a [[Anthony Hopkins]] e [[Hugh Grant]]. Nello stesso anno ricevette il premio alla carriera al [[Festival del cinema di Cannes]], mentre l'anno successivo recitò in una versione televisiva di ''[[Grandi speranze]]''.