Massimo Scaligero: differenze tra le versioni

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→‎Scaligero e il fascismo: la citazione del libro vale - impropriamente - da fonte per la prima parte del paragrafo. il resto sono congetture che è azzardato attribuire al menzionato testo
→‎Elementi del pensiero: fonte impropriamente citata, ma non è senza fonte
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=== Elementi del pensiero ===
ElementoIn essenzialeantroposofia delè contributocostante diin Scaligero all'antroposofia è l'indicazione costante della "Via del [[pensiero]]" come attitudine teorica e pratica dello sviluppo della personalità{{senza fonte}} che egli, nell'opera "Tecniche della concentrazione interiore" descrive così:
 
{{citazione|L'uomo conosce e in qualche modo domina il mondo, mediante il [[pensiero]]. La contraddizione è che egli non conosce né domina il [[pensiero]]. Il [[pensiero]] permane un mistero a se stesso. La [[filosofia]], la [[psicologia]], traggono alimento da esso, ma, da quando esistono, non mostrano di aver afferrato il senso del suo movimento, il contenuto ultimo del processo logico, del quale si giovano per le loro strutture dialettiche. Ritengono che il [[pensiero]] sia la [[dialettica]], coincida con la [[dialettica]]: nasca e finisca come [[dialettica]]. Ai fini del Sapere, l'oggettività esteriore sorge come sistema di valori nella coscienza umana, ma questa ignora di istituire il fondamento di quella e di determinare l'oggettività come [[concetto]], prima della [[consapevolezza]] dialettica del concetto medesimo. Logicamente, l'uomo sa che cosa è un [[concetto]], ma ignora che cosa esso sia come [[forza]] e come nasca e quale il suo potere di compimento nel reale: che è più che il suo apparire dialettico e logico: il [[potere]] medesimo della [[vita]]".<ref>Massimo Scaligero'', Tecniche della concentrazione interiore'' (Roma, Edizioni Mediterranee, 1975)</ref>}}