Ramses II: differenze tra le versioni

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==== Campagne in Libia ====
[[File:Berber ancient Libyan; as depicted in the tomb of Seti I.jpg|sinistra|miniatura|255x255px|Un [[Libu|antico Libico]]; copia di una pittura dalla [[KV17|Tomba di Seti I]].]]
Durante il regno di Ramses II, gli Egizi furono attivi su varie centinaia di chilometri di costa mediterranea, almeno fino a Zawyet[[Zawiyett Ummumm El Rakham]], a 310 chilometri a ovest dalla attuale [[Alessandria d'Egitto]] e sede di una grande fortezza costiera che probabilmente marcava l'estremo confine occidentale della diretta influenza egizia<ref name=":53">S. R. Snape: ''The excavations of the Liverpool University Mission to Zawiyet Umm el-Rakham 1994-2001'', in: ''ASAE'' 78 (2004), pp. 149-160, Cairo.</ref><ref name=":54">S. Snape & P. Wilson ''Zawiyet Umm el-Rakham I: The Temple and Chapels'', 2007, Rutherford Press, Bolton.</ref>. I resti della fortezza di Zawyet Umm El Rakham furono scoperti nel [[1948]] e studiati solo sporadicamente, nei decenni successivi, da Alan Rowe e [[Labib Habachi]]; scavi approfonditi del sito furono effettuati solamente nel [[1994]] da un team dell'[[Università di Liverpool]]<ref name=":53" /><ref name=":54" />. Rovine di simili fortificazioni sono state rinvenute a Gharbaniyet ed [[El Alamein]] (probabilmente facenti parte di una catena che si spingeva assai avanti verso occidente, passando per l'odierna [[Marsa Matruh]])<ref name="cita|Kitchen 1994|p. 103">{{cita|Kitchen 1994|p. 103.}}</ref>. Benché le esatte dinamiche che portarono all'edificazione di tali fortezze costiere non siano chiare, una sorta di egemonia politica o militare deve averne consentito la costruzione nella regione. [[File:Abu Simbel 013.jpg|miniatura|Statua di [[Ra-Horakhti]] ("[[Ra]]-[[Horus]] dei Due Orizzonti") fra due rilievi di Ramses II offerente il [[Geroglifici egizi|geroglifico]] della dea [[Maat]] (personificazione della [[verità]]) al centro della facciata del Tempio maggiore di [[Abu Simbel]]. Si tratta di un rebus: il dio, recante il solito [[Aton|disco solare]] ("'''Ra'''"), ha accanto alla gamba destra il simbolo geroglifico "'''User'''" mentre, accanto all'altra gamba, compare una statuetta della dea '''Maat'''. Questi elementi compongono il ''praenomen'' di Ramses II, "'''User-maat-ra'''": il faraone non starebbe venerando altri che sé stesso come divinità<ref>Fassone Alessia, Ferraris Enrico, ''Egitto'', Dizionari delle Civiltà, Electa, 2007. ISBN 9788837044145. p. 74.</ref><ref name="Tyldesley 2001-105">{{cita|Tyldesley 2001|p. 105.|Tyldesley 2001-105}}</ref>.]]Non esistono resoconti di grandi imprese militari di Ramses II contro i [[Libu|Libici]], solo riferimenti generali a sue conquiste in terra libica e all'abbattimento di nemici locali, i quali potrebbero rifarsi o meno a specifici eventi il cui ricordo non si è conservato. È possibile che alcune fonti, come una stele ad [[Assuan]] datata al 2º anno di regno, contengano riferimenti alla partecipazione del futuro Ramses II alle campagne militari in Libia del padre [[Seti I]]<ref name="cita|Kitchen 1994|p. 102">{{cita|Kitchen 1994|p. 102.}}</ref>. In un momento imprecisato del suo regno, Seti I aveva infatti sconfitto alcune tribù libiche (Tehenu, Libu, [[Mashuash]]) che avevano invaso il confine occidentale dell'Egitto. Sebbene battute da Seti I, tali tribù tornarono a minacciare l'Egitto durante i successivi regni di [[Merenptah]] (1213 a.C.–1203 a.C.<ref name="d" />) e [[Ramses III]] ([[XII secolo a.C.|1186 a.C.]]–1155 a.C.<ref>E.F. Wente & C.C. Van Siclen, "A Chronology of the New Kingdom" in Studies in Honor of George R. Hughes, (SAOC 39) 1976. ISBN 0-918986-01-X. p.235.</ref>) e furono sempre sconfitte<ref>Alan Gardiner, La civiltà egizia, Einaudi, Milano, 1989. p. 260.</ref>. Verosimilmente, sarebbe stato proprio Seti I a estendere il controllo egizio sulla regione e a disporre la costruzione di fortezze costiere a tutela delle frontiere libiche e osservare continuamente i movimenti delle tribù libiche, fra cui nuovi gruppi provenienti dall'estremo occidente<ref name="cita|Kitchen 1994|p. 103"/>. Ai margini del [[Deserto Libico-Nubiano|deserto occidentale]] del delta del Nilo, tra [[Menfi (Egitto)|Menfi]] e il mare, Ramses II fece restaurare e rinforzare alcuni insediamenti di frontiera, talvolta edificandovi templi dedicati agli dei occidentali locali<ref name="cita|Kitchen 1994|p. 102"/>. Servendosi delle fortezze costiere e degli insediamenti di frontiera, Ramses II riuscì a salvaguardare l'Egitto da interferenze provenienti da ovest: il sistema funzionò per tutto il corso del suo regno<ref name="cita|Kitchen 1994|p. 103"/>.
 
=== Attività edilizia ===