Unione Sportiva Pistoiese 1921: differenze tra le versioni

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== Storia ==
=== Dalle origini agli anni sessanta ===
Nei primi anni di vita la società arancione, fondata il 21 aprile [[1921]], vinse nel [[1927]] la [[Coppa Arpinati]]. Vinse alcuni campionati minori fino ad approdare alla [[Divisione Nazionale]] nel [[1928]]. Tra il [[1929]] e il [[1936]] partecipò al campionato [[Serie B|cadetto]] sfiorando un paio di volte la massima serie, mentre il periodo tra il [[1937]] e il [[1977]] fu invece caratterizzato da una serie di saliscendi tra la [[Serie C]], la [[Serie D]], il campionato di [[Promozione (calcio)|Promozione]], la IV Serie e una breve parentesi in [[Serie B]] subito dopo la [[seconda guerra mondiale]], dove ottenne comunque un terzo posto.
 
La Pistoiese gioca l'ultimo campionato nel [[Serie C 1939-1940|1939-1940]] prima di un lungo stop a causa del conflitto mondiale, poiché le difficoltà societarie divennero enormi sia dal punto di vista umano che economico; pertanto, anche a Pistoia, seguendo l'esempio di altre società, si decide di cessare ogni attività agonistica. Dopo la Liberazione dall'occupazione tedesca e dal Fascismo, si raccolgono in città gruppi di appassionati e nel [[1945]] viene rifondata l'''Unione Sportiva Pistoiese'', che viene ammessa dalla Federazione al campionato di [[Serie C]] Centro Sud, girone A. Gli allenamenti si svolgono al campo di volo, le prime partite si giocano a [[San Piero Agliana]].
 
Il 24 febbraio [[1946]] si gioca Pistoiese-[[Associazione Sportiva Lucchese Libertas 1905|Lucchese]], una partita ritenuta decisiva per la promozione in Serie B. L'arbitro è il fiorentino Alfiero Goracci, lo stadio è pieno in ogni ordine di posti, c'è molta tensione tra i tifosi. La Lucchese passa in vantaggio con una rete giudicata irregolare e a causa di una serie di episodi controversi i tifosi pistoiesi abbattono la rete di recinzione, entrano in campo infuriati verso il direttore di gara, Goracci viene malmenato, qualcuno addirittura tenta di schiacciarlo con il rullo compressore che serve per spianare il terreno di gioco. L'arbitro viene giudicato guaribile in 2 mesi. Il campo della Pistoiese viene squalificato per 6 mesi. Gli arancioni sono costretti a giocare in trasferta tutte le gare rimanenti. Tuttavia si rendono vacanti alcuni posti per il completamento dei quadri della nuova [[Serie B 1946-1947|Serie B]] strutturata su tre gironi: Pistoiese, {{Calcio Carrarese|N}} e [[Football Club Esperia Viareggio|Viareggio]] vengono quindi ammesse al campionato cadetto.
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Alla fine della stagione [[Serie C2 1987-1988|1987-1988]] la vecchia ''U.S. Pistoiese'' del presidente Dromedari venne dichiarata fallita e, dopo la conseguente radiazione dai campionati professionistici, un gruppo di sportivi pistoiesi creò dal nulla una nuova società, con appena 20 milioni di [[Lira italiana|lire]] di capitale sociale: l'''Associazione Calcio Nuova Pistoiese 1988''. Viene nominato presidente lo stesso Mario Frustalupi che solo pochi anni prima, nel 1980, aveva contribuito a portare la Pistoiese in Serie A.
 
A margine di un'estate turbolenta, riescono insieme ad iscrivere la ''Nuova Pistoiese'' al Campionato Interregionale, al tempo il primo livello dilettantistico del [[campionato italiano di calcio]]. A guidare la squadra viene chiamata un'altra bandiera arancione, Ronaldo Lomi, che nel corso della stagione pagherà un inizio stentato e sarà sostituito da [[Carmelo Palilla]], altro ex arancione, che negli anni a venire diventerà il secondo di [[Gian Piero Ventura]] seguendolo nelle sue esperienze alla guida della stessa Pistoiese, poi al [[Unione Sportiva Lecce|Lecce]], al [[Cagliari Calcio|Cagliari]], alla [[Unione Calcio Sampdoria|Sampdoria]] e all'[[Udinese Calcio|Udinese]]. Ecco una formazione della ''Nuova Pistoiese 1988'': Passaretta, Meoni, [[Simone Boldini|Boldini]], [[Andrea Bellini|Bellini]], Battiston, Gori, Magni, Dati, [[Paolo Dal Fiume|Dal Fiume]], Berruti, Molteni.
 
=== Gli anni novanta ===
Nel [[1989]], ad apportare forze fresche nella società ci pensa l'imprenditore pistoiese [[Roberto Maltinti]], erede di una famiglia che si distinse in città per aver posto le basi per la grande ascesa del [[basket]] a [[Pistoia]] negli anni [[1980|ottanta]] (e che poi tornerà al "primo amore", per intercessione di Piero Becciani, la [[Pistoia Basket 2000]], nata dalle ceneri dell'originaria Olimpia Basket, dal [[2005]]).
 
[[File:Pistoiese 9495.png|thumb|left|La [[Associazione Calcio Pistoiese 1994-1995|Pistoiese 1994-1995]] che conquistò la promozione in Serie B.]]
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L'anno successivo, nonostante alcune importanti vittorie (2-0 in casa contro la {{Calcio Reggiana|N}} di [[Carlo Ancelotti]], 3-2 a Verona contro l'[[Hellas Verona|Hellas]], 2-1 a Pistoia contro il Perugia) e nonostante le buone prestazioni di alcuni dei suoi giocatori più rappresentativi ([[Giuseppe Lorenzo]], [[Angelo Montrone]], [[Claudio Sclosa]], [[Andrea Bellini]], [[Alberto Nardi]]), alla lunga, il peso della categoria si rivela insostenibile. Il ritorno in [[Serie B 1995-1996|cadetteria]] sarà solo una parentesi, che si concluderà con la retrocessione all'ultimo posto.
 
Arrivata in Serie C, la Pistoiese operò un drastico ridimensionamento, puntando su molti giovani sconosciuti e lottando per l'obiettivo minimo di permanenza nella terza serie nazionale. Nel [[1997]] la società passò nelle mani del trio Ferrari-Baldi-Dozzi: in seguito alla salvezza conquistata ai [[play-out]] contro il [[Novara Calcio|Novara]], però, decidono, di comune accordo, di tirarsi indietro. Maltinti, che ancora figura come presidente, non ha più molti tifosi dalla sua parte, e lui stesso non è più in grado, e forse neanche più desideroso, di proseguire questa avventura. In estate, a farsi avanti per l'acquisizione del club è a sorpresa la [[Snai]] di [[Lucca]], nella persona del suo proprietario, [[Maurizio Ughi]]. Ma sarà un lunghissimo tira e molla che si concluderà con un nulla di fatto.
 
A quel punto ritorna in auge la figura di Luciano Bozzi, che si mostra più concreto e più interessato rispetto al patron della Snai, al quale Maltinti cede la società a costo zero. La stagione termina con un'altra salvezza conquistata ai play-out, contro l'[[Unione Sportiva Alessandria Calcio 1912|Alessandria]]. Nella squadra spicca la presenza degli ex viola [[Sergio Domini]] e [[Daniele Beltrammi]] e del ''"Sindaco"'' [[Marco Osio]].
 
Successivamente ad un'ennesima stagione condotta a fari spenti, nel corso della quale si riuscì a conquistare la salvezza, la squadra fece ritorno in cadetteria nel campionato [[Serie B 1999-2000|1999-2000]], in virtù della vittoria nel contestato spareggio di [[Cremona]] contro il [[Associazione Calcio Lumezzane|Lumezzane]]<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1999/giugno/14/Pistoiese_Savoia_bomba_carta_sul_co_0_9906143662.shtml Pistoiese e Savoia in B, bomba-carta sul portiere del Lumezzane] ''Corriere della Sera'', 14-06-1999.</ref>. Al gol del 2-1 per la Pistoiese (segnato da [[Claudio Pelosi]] e che determina il risultato finale), il portiere del Lumezzane [[Marco Borghetto]] resta a terra dopo lo scoppio di una [[bomba carta]]. L'ordigno, proveniente dalla curva dei tifosi pistoiesi, scoppia a pochi metri da lui. I sanitari del Lumezzane decidono che non può continuare e chiedono la sostituzione del portiere. Il Lumezzane presenterà ricorso ufficiale per ottenere la vittoria a tavolino<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1999/giugno/14/Lumezzane_sconfitto_spera_nella_vittoria_co_0_9906143705.shtml Il Lumezzane sconfitto spera nella vittoria a tavolino. E l'AlbinoLeffe vola in C1] ''Corriere della Sera'', 14-06-1999.</ref> ma alla fine la [[Commissione di Appello Federale|C.A.F.]] confermerà il risultato del campo, pur condannando la Pistoiese ad una penalizzazione di 4 punti nel successivo torneo cadetto<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1999/giugno/26/Caf_Pistoiese_penalizzata_punti_co_0_9906261574.shtml CAF: la Pistoiese in B penalizzata di 4 punti] ''Corriere della Sera'', 26-06-1999</ref>.
 
Nonostante la penalizzazione iniziale, la Pistoiese riesce, nel campionato di 1999-2000, a salvarsi, grazie alla guida del tecnico [[Andrea Agostinelli]], fautore della promozione, classificandosi al sedicesimo posto, dopo il doppio spareggio salvezza che condanna il {{Calcio Cesena|N}} alla retrocessione in Serie C1.
 
=== Gli anni duemila ===
Nella [[Serie B 2000-2001|stagione 2000-2001]] ancora con la presidenza di Luciano Bozzi, alcuni giocatori emergono particolarmente, contribuendo in maniera sostanziale al raggiungimento dell'obiettivo salvezza per la squadra toscana. Tra questi, il portiere [[David Dei]], gli esterni di centrocampo [[Daniele Bellotto]] e [[Giuseppe Castiglione (calciatore)|Giuseppe Castiglione]], [[Daniele Amerini]], i difensori [[Ghislain Akassou]], [[David Bianchini]] e il capitano [[Andrea Bellini]], gli attaccanti [[Francesco Baiano]] e [[Girolamo Bizzarri]]. La società si dà una struttura nella comunicazione, con il direttore marketing, Giulio Iozzelli, l'addetto stampa Stefano Baccelli e il responsabile per la pubblicità. [[Niccolò Frustalupi|Nicolò Frustalupi]].
 
La [[Serie B 2001-2002|stagione 2001-2002]], nonostante la presenza di diversi giocatori navigati d'esperienza con un passato di livello, e cioè il portiere [[Daniele Balli]], la coppia di centrali Andrea Bellini-[[David Bianchini|Bianchini]], il regista [[Pierpaolo Bisoli]] e gli ex centravanti viola Francesco Baiano e [[Giacomo Banchelli]], che costituiscono l'asse portante titolare, dopo tre stagioni consecutive fra i cadetti, la Pistoiese farà ritorno in Serie C1.
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=== Gli anni duemiladieci ===
Nella [[Eccellenza Toscana 2010-2011|stagione 2010-2011]] inizia l'era del presidente Orazio Ferrari. La squadra, dopo essere sempre stata capolista dalla prima all'ultima giornata con il nuovo allenatore Riccardo Agostiniani, riesce ad ottenere la promozione matematica in Serie D il 27 marzo [[2011]], vincendo a [[Forte dei Marmi]] per 1-3 alla 32ª di campionato, {{citazione necessaria|davanti a circa 700 tifosi pistoiesi, un vero record per la categoria}}. Il presidente Orazio Ferrari che con il figlio Marco, il presidente della Holding arancione Andrea Bonechi e i consiglieri Gabriele Matteoni e Marco Frosini costituiranno lo staff dirigenziale anche per le due successive stagioni calcistiche di Serie D.
 
Nella [[Serie D 2011-2012|stagione 2011-2012]], inserita nel girone D, chiude al settimo posto, dopo una rimonta nel girone di ritorno che segue ad un girone d'andata chiuso a ridosso della zona retrocessione. A fine stagione il tecnico fautore della rimonta, Paolo Indiani, che era subentrato ad [[Alessandro Birindelli]], annuncia la separazione consensuale dalla Pistoiese: seguirà il direttore generale Paolo Giovannini al {{Calcio Pontedera|N}}<ref>Saverio Melegari - [http://iltirreno.gelocal.it/pistoia/sport/2012/04/12/news/il-dg-paolo-giovannini-lascia-la-pistoiese-sara-ds-a-pontedera-1.3926132 Il DG Paolo Giovannini lascia la Pistoiese: sarà DS a Pontedera] ''[[Il Tirreno]]'', 12-04-2012.</ref>. Il club arancione affida la panchina a Leonardo Gabbanini, proveniente dal settore giovanile della Fiorentina: a 32 anni è il più giovane allenatore nella storia della Pistoiese.