Villa Valdettaro: differenze tra le versioni

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La '''Villa [[Valdettaro Pontecorvo della Rocchetta|Valdettaro]]''',<ref> http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-03736/</ref> anche detta ''Villa Viansson'' o ''Villa Merelli''<ref> {{cita libro | url = https://books.google.it/books?id=jns9QC8h1YQC&pg=PA217&dq=%22villa+merelli%22+lentate&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwir9Y3wgfDnAhVvpIsKHeMjBwgQ6AEIKTAA#v=onepage&q=%22villa%20merelli%22%20lentate&f=false | pp = 217 | titolo = Guida storico-statistica monumentale del viaggiatore in Italia coll'aggiunta dei viaggi a Parigi Londra Vienna e l'indicazione delle poste, strade ferrate, battelli a vapore, vetture particulari, tariffa delle monete e telegrafi | volume = 1 | nome = Massimo | cognome = Fabi | editore = Luigi Ronchi | anno = 1860 | accesso = 2020-02-26 }}</ref>, è un palazzo risalente in origine al [[XVIII secolo]]<ref name = IPS /> ma realizzato nella sua attuale configurazione nel [[XIX secolo]]<ref name = Chicago />, situato in Via Cavour 46, fuori dalla città di [[Lentate sul Seveso]], nella provincia di [[Provincia di Monza e della Brianza|Monza e Brianza]], in [[Lombardia]].
 
== Storia ==
La costruzione della villa è iniziata nel 1847 in un sito che comprendeva la cappella cinquecentesca di [[Cosma e Damiano|Santi Cosma e Damiano]].<ref>{{Cita libro|titolo=Lombardia, Guida d'Italia by Touring Club italiano (1999), pagina 165}}</ref>La costruzione è stata commissionata da [[Bartolomeo Merelli]]<ref name = Chicago>{{cita libro | url = https://books.google.it/books?id=226PDAAAQBAJ&pg=PA43&dq=%22merelli%22+%22Lentate%22&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiEtKL2gPDnAhUx-yoKHYSxDxQQ6AEIKTAA#v=onepage&q=%20%22Lentate%22&f=false | titolo = The Man Verdi | lingua = en | nome = Frank | cognome = Walker | editore = University of Chicago Press | anno = 1982 | pp = 43 | accesso = 2020-02-26 }}</ref>, l'impresario di successo dell'opera lirica La Scala di Milano. L'architettura è eclettica, ma soprattutto gotico revival. Il layout è irregolare e la facciata del palazzo principale è ad angolo retto con l'entrata sotto un balcone ad arco a picco sormontato da statue. il complesso comprende una torre panoramica. La proprietà fu presto venduta a un signor Mazorati e nel 1883 alla contessa Giulia Viansson Pontè, moglie di Alessandro [[Valdettaro Pontecorvo della Rocchetta|Valdettaro]] marchese della Rocchetta, la quale impiegò l'architetto-giardiniere [[Giuseppe Balzaretto|Giuseppe Balzaretti]] per completare giardini spazzanti fino al fondo della valle.<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.lentatesulseveso.mb.it/pubblicazioni/Informazioni_A/Informazioni_A_Elenco.asp?ID_M=518|titolo=Comune Lentate sul Seveso}}</ref> L'edificio è incluso nel repertorio ''Ville, parchi e giardini: per un atlante del patrimonio vincolato'', reddatto nel 1992 dal ''Ministero per i beni culturali e ambientali'', ed è tutelata ai sensi della [[Legislazione italiana dei beni culturali#Regno d'Italia|legge 1089/1939]] (c.d. ''legge Bottai'').<ref name = IPS> {{cita libro | titolo = Ville, parchi e giardini: per un atlante del patrimonio vincolato | autore = Pasquale Belfiore, Ministero per i beni culturali e ambientali | pp = 125 |editore = [[Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato]] | anno = 1992 | url = https://books.google.it/books?id=oLBNAAAAYAAJ&q=%22atlante+del+patrimonio+vincolato%22+%22Lentate%22&dq=%22atlante+del+patrimonio+vincolato%22+%22Lentate%22&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjajOb3_-_nAhVyx4sKHbe7AUcQ6AEIMDAB | accesso = 2020-02-26 }}</ref>
 
== Note ==