Fabbro: differenze tra le versioni

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pisano e moneta da 50 lire nota
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Prima della [[rivoluzione industriale]], la fucina era alla base di ogni città. Le tecniche di produzione di massa hanno ridotto la presenza dei fabbri, e il loro lavoro resiste dove il lavoro di artigianato tradizionale è ancora richiesto, soprattutto in Africa, India, zone del sudest asiatico. Negli anni recenti la forgiatura dell'[[acciaio inossidabile]] ha ridato vita al lavoro del fabbro.
 
Uno dei fabbri più famosi era [[Hephaestus]] (Latino: [[Vulcano (divinità)|Vulcano]]). Dio del fuoco nella [[religione romana]] ed in quella [[Religione dell'antica Grecia|greca]], secondo la [[mitologia greca|mitologia]] la sua fucina si trova nelle viscere dell'[[Etna]]. La figura del fabbro ha ispirato [[Andrea Pisano]] nella formella del [[Campanile di Giotto]] e, nel [[Novecento]], una delle facce delle vecchie monete da 50 lire rappresenta questo antico mestiere <ref>Francesco Bistoni, una delle introduzioni a ''L'industria meccanica in [[Alta_Valle_del_Tevere|Altotevere]]'', Edimond, Città di Castello 2008, XIII - XIV</ref>.
 
== Voci correlate ==
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* [[Metallurgia]]
* [[Saldatura]]
 
== Note ==
<references/>
 
== Altri progetti ==