Lingua avestica: differenze tra le versioni

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La scrittura avestica è alfabetica e l'elevato numero di lettere suggerisce che la sua invenzione è stata dovuta alla necessità di rendere i testi recitati oralmente con un'alta precisione fonetica. La corretta enunciazione delle liturgie era (ed è tuttora) ritenuta necessaria alla preghiera per essere efficace.
 
Gli Zoroastriani di dell'India, che rappresentano una delle maggiori comunità zoroastriane più grandizoroastrian, tra quelle superstiti in tutto il mondo, usano trascrivere l'Avestico con un altro alfabeto, basato sulla scrittura [[Brahmi]]. Questo è uno sviluppo relativamente recente, attestato per la prima volta nei testi del XII secolo ca. di Neryosang Dhaval e di altri teologi Sanskritist Parsi di tale epoca, e che sono circa contemporanei con il più antico manoscritto sopravvissuto in scrittura avestica. Oggi è utilizzata la [[Alfasillabario gujarati|scrittura Gujarati]] per trascrivere e comporre in lingua avestica: il [[Lingua gujarati|Gujarati]] è la lingua tradizionale degli Indiani zoroastriani. Alcuni foni o fonemi avestici che non hanno alcun grafema corrispondente vengono trascritti per mezzo di altri segni diacritici, ad esempio, il fonema / z / in zaraθuštra è scritto con il grafema corrispondente al fonema / j / accompagnato da un punto.
 
== Elementi di grammatica avestica ==