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un efficace compromesso di giustizia sociale, pari opportunità, valorizzazione del merito, dell’iniziativa privata, tra le politiche economiche [[Liberismo|liberiste]] e quelle ispirate al [[socialismo]].<ref>Bobbio, Norberto; Cameron, Allan.''Left and right: the significance of a political distinction''. University of Chicago Press, 1997. ISBN 0-226-06245-7, ISBN 978-0-226-06245-7. Pp. 8.</ref>
 
Essa nasce dall'esigenza di analizzare compiutamente gli esiti delle politiche economiche di stampo [[Economia keynesiana|keynesiano]], che avevano precedentemente generato dubbi a causa di un eccessivo interventismo da parte dello [[Stato]], e quelle [[neoliberismo|neoliberiste]] sviluppatesi a partire dagli [[anni 1980|anni ottanta]], in una fase ormai avviata alla [[globalizzazione]], combinandole fra loro e sviluppate da alcuni partiti socialdemocratici e [[liberalismo sociale|della sinistra liberale]] <ref>James L. Richardson. ''Contending Liberalisms in World Politics: Ideology and Power''. Lynne Rienner Publishers, 2001 Pp. 194.</ref><ref>Jane Lewis, Rebecca Surender. ''Welfare State Change: Towards a Third Way?''. Oxford University Press, 2004. Pp. 3-4, 16</ref><ref>https://st.ilsole24ore.com/art/notizie/2010-12-15/terza-chiama-obama-063814.shtml?refresh_ce=1</ref><ref>https://www.democratica.com/europaquotidiano/cosa-resta-della-terza-via-di-blair-e-schroeder/</ref><ref>http://www.vita.it/it/article/2018/03/12/la-terza-via-e-diventata-una-strada-senza-uscita-le-sfide-del-sovranis/146195/</ref><ref>http://www.libertaeguale.it/primo-maggio-il-lavoro-che-cambia-e-la-terza-via/</ref>.
 
== Fondamenti ==