Vincisgrassi alla maceratese: differenze tra le versioni
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|ingredienti = pasta fresca all'uovo, sugo di almeno 5 tipi di carne (escluso il macinato di vitello), rigaglie di pollo, pomodoro, besciamella
|varianti = ''Princisgras'', [[Vincisgrassi]]
|immagine = Vincisgrassi_alla_maceratese.jpg
|didascalia = Un piatto di Vincisgrassi alla maceratese
|IPA =
}}
I '''vincisgrassi alla maceratese''' sono un primo piatto tipico della [[Provincia di Macerata]] a base di sfoglia di pasta all'uovo, sugo di carne, besciamella e formaggio. L'antica ricetta è molto diffusa sul territorio regionale e nella variante maceratese si caratterizza per
== Origini
Nel 1779 nel ricettario di [[Antonio Nebbia]] Il Cuoco Maceratese<ref>Il cuoco maceratese di Antonio Nebbia (L. Chiappini e A. Cortesi editori, 1779) </ref> compare per la prima volta una ricetta per
Gli ingredienti principali della ricetta
La versione originaria ha subito nel tempo diverse trasformazioni fino a modificarsi e diffondersi nella tradizione popolare attraverso la sostituzione degli ingredienti con altri più facilmente reperibili. La ricetta tramandata oralmente, prevede l'uso di altre tipologie di carne, pomodoro, rigaglie di pollo e besciamella.
Nel 1927 il cuoco marchigiano Cesare Tirabasso codifica ne La guida in cucina<ref>La guida in cucina del cuoco Cesare Tirabasso (Bisson & Leopardi editori, Macerata 1927, pag. 91) e ristampa a cura di A. Livi Editore di Fermo</ref> la ricetta dei Vincisgrassi, attribuendo erroneamente l'origine della denominazione alla famiglia austriaca [[Windisch Graetz|WindishGraetz]], un cui rappresentante potrebbe esser stato in Ancona durante l'occupazione della città<ref>Le truppe napoleoniche furono di stanza ad Ancona, però, 20 anni dopo la prima codificazione del piatto nel ricettario di Antonio Nebbia.</ref>. Come era in uso all'epoca, la pasta al forno prevedeva l'uso del pomodoro in un sugo di carni miste e l'aggiunta delle rigaglie di pollo.
Intorno al 1950 si consolida la tradizione di preparare i vincisgrassi in occasione delle feste anche nelle famiglie contadine, che disponeva prevalentemente di animali da cortile.
La ricetta attualmente riconosciuta come piatto identitario, si basa su quella codificata da Cesare Tirabasso ne Il cuoco classico (1932) riguardo la preparazione della pasta, mentre per il condimento
== Etimologia del nome ==
Troviamo per la prima volta il termine "Princisglasses"
Nell'edizione del 1779 e in quelle successive de Il cuoco maceratese,
Nel 1891 Il cuoco perfetto marchigiano, di autore Anonimo<ref>Il cuoco perfetto marchigiano di autore Anonimo (Brancondi editore, 1891 e ristampa de Il Lavoro editoriale, Ancona 1982 pagg. 56-57-59.</ref> riporta la ricetta del "Gattò di lasagne alla Misgras", ed inserisce alcuni nuovi ingredienti, rimasti fino ai nostri giorni: la besciamella, il sugo d’umido con pomodoro, le animelle e i fegatini pollo. Nello stesso libro, al capitolo dei timballi si ritrova una seconda ricetta che l’anonimo chiama “Vigras”: un pasticcio di lasagne da cuocere in forno “con sotto una pastella fatta con acqua e farina e coperto con abbondante salsa sopra” e per la prima volta un “sugo d’umido”.
La parola Misgrasse deriva da MIS (apparecchiato) e GRASSE (grasso o condimento), mentre
Per lungo tempo i due termini princisgras e vincisgrassi sono stati confusi a causa dell'assonanza fonetica.
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== Preparazione ==
L'esecuzione della ricetta prevede fasi differenti: prima di tutto va preparato il sugo, che necessita di una lunga cottura, poi la besciamella e la pasta fresca ed infine avviene l'assemblaggio delle singole preparazioni e la cottura finale.
=== Il sugo ===
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# Lasciare bollire lentamente fino a quando la salsa si ridurrà della metà e la carne risulti ben cotta;
# Togliere dalla salsa la carne e le ossa spolpate;
# Ridurre la carne a pezzetti non troppo piccoli con le mani o con un coltello, poi rimetterla nel sugo;
# Rosolare in un'altra padella le rigaglie di pollo nell'olio Extra Vergine d’Oliva e sfumare nel vino cotto, poi unirle al sugo;
# Ultimare la cottura per circa 15 minuti.
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#Servire ben caldo.
== Specialità Tradizionale Garantita -
Per lungo tempo, anche a causa dell'assonanza fonetica, sono state confuse due ricette che avevano molti punti in comune (pasta al forno, piatto della festa) ma pure si differenziavano enormemente: i ''Princisgras'' (codificati da Antonio Nebbia a fine Settecento) e i
Dal 2017, un gruppo di lavoro, formato dall'Associazione cuochi Macerata "Antonio Nebbia", dall'[[Accademia italiana della cucina|Accademia Italiana della Cucina]] e dall' I.P.S.E.O.A. "G. Varnelli" di Cingoli, ha deciso di avviare un processo di riconoscimento di questa ricetta come [[Specialità tradizionale garantita]] per valorizzarla e distinguerla attraverso uno specifico [[disciplinare di produzione]] in modo da garantirne la qualità e la reperibilità.
Nel 2018 sul progetto è stato sottoscritto un protocollo d'intesa con le principali istituzioni del territorio: il Comune di Macerata, l'Università di Macerata, l'Università di Camerino e la Camera di Commercio, per sostenere il progetto e difendere un piatto identitario.
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